Campagne Decoration

Ho sempre avuto un debole per le pubblicazioni francesi di arredamento, e ovviamente ogni volta che riuscivo a fare un salto in Francia facevo razzia nelle edicole!
E' stato proprio durante una vacanza in Bretagna, molti anni fà, che ho avuto la fortuna di incappare nel primo numero di una neonata rivista che da allora è stata per me un appuntamento irrinunciabile: CAMPAGNE DECORATION.

 

Tra tutti i periodici che conosco, sia italiani che stranieri, nessuno come loro ha saputo trasmettere l'anima ed il gusto di un certo tipo di décor: i mobili volutamente non restaurati, lo charme del logorato, dell'imperfetto,

Come avrei fatto, senza la mia collezione (quasi) completa di Campagne Decoration, ad affrontare le 1000 decisioni da prendere nella ristrutturazione?  Continuavo a sfogliarla e risfogliarla, riempiendola di segnalibri  come "Colore infissi", "Intonaco spatolato a mano", "Lavandino incassato". Ed è attorno a questi spunti che è stata costruita tutta la nostra casa.

Nei primi anni era complicatissimo procurarsela, la casa editrice non accettava abbonamenti per l'estero (come del resto ancora oggi), e a Firenze la tenevano solo 2 edicole in pieno centro storico.
Adesso ho la fortuna di trovarla abbastanza vicino a casa, e anche se a mio parere il livello non è più eclatante come i primi anni, è comunque sempre un gran piacere quando, come stasera, ho un appuntamento con l'ultimissimo numero della mia rivista preferita!