sabato 25 febbraio 2012

Una settimana da single

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Finchè non ho visto la Jr allontanarsi, là oltre il gate dell'aeroporto, non ci ho voluto credere.

Ma a quel punto era una certezza: avevo davanti a me una settimana da single!
Infatti, partita lei per Madrid con la scuola, partito di lì a poche ore Il Marito per il suo lavoro milanese, sarei rimasta sola, padrona della casa e del mio tempo, del mio riposo e del mio lavoro.
Ammettetelo, madri di famiglia, ancor più se con figli minori a carico, non è il sogno di noi tutte??

Mi ero fatta 100 film:

Finalmente, in totale relax


avrei dedicato un pò di tempo a me stessa.




Dormito dove, quanto e quando avessi voluto,


letto quanto mi pareva, anche una notte intera,


fatto finalmente un pò di vita sociale.


Ero persino disposta a concedermi qualche sgarro alla dieta.



Insomma, una perfetta, anarchica, goduriosa settimana da single!

Già la domenica sera, prima ancora che Il Marito partisse, la serata somigliava pericolosamente ad una qualsiasi della mia vita da mammamoglie:  avendo il giorno dopo il corriere per i ritiri, feci mezzanotte a far pacchi e pacchetti.

Ma tanto - mi dissi-  la mattina dopo potevo dormire quanto mi pareva: niente sveglia alle 7,15!

Ed infatti alle 7 stecchite ero lì sveglia come una mosca, gli occhi sbarrati e nessuna possibilità di un rinvio della pena.

Ma tutto sommato ero ancora ben indietro con l'impacchettamento delle spedizioni, bene alzarsi presto e finire con calma!
Calma un axxident: alle 2 precise, ancora in pigiama e col capello minipimerizzato, finalmente attacco l'ultima bolla e scendo a prepararmi un misero pasto, ed ecco che suona il corriere: appena in tempo!

Partiti i pacchetti, trangugiate le orride proteine, ritorno alla postazione di lavoro, che giusto la sera prima era scaduto il termine per inviare le foto partecipanti al concorso Happy Broc'Day.
Inizio a cercar tutte le foto, capire come aprire un album di Flikr, taglia dde qua, correggi dde llà, numera, posta, rispondi ad un tot di mails: ma varda, è già mezzanotte! E non ho nemmeno cenato....

Spengo il pc, mi faccio un caffellatte e in un sol balzo, non essendomi ancora tolta il pigiama dalla sera prima, entro nel lettone, di traverso, luce accesa. Sul comodino una pila di libri mi aspetta, da quale inizio? Questo!, che la copertina mi ispir
ZZZZZZZZZzzz ...

La mattina dopo, mi sveglio da un sonno immobile e senza sogni con ancora il libro sulla pancia. La luce è miracolosamente spenta: forse la Fatina dell'Enel?

Però almeno ho dormito quanto volevo, fammi un pò vedere sul cellulare... Le 7 e mezzo.
Vabbè, è sempre un quarto d'ora in più.

Mi stiracchio e ripasso l'intenso programma della giornata: mattina un pò di mails da sbrigare e un pò d'ordine da fare, che stasera ho un pigiama party con una cara amica emigrata a NY 25 anni fa: lei è qui di passaggio, potevamo non sfruttare il fatto di aver 'casa libera' ???
Prima di andare a prendere l'Ale in centro a Firenze devo solo passare a far firmare il contratto dall'inquilino di mia sorella, e poi potremo farci una passeggiata insieme, un pò di shopping, la spesa insieme per una cenetta...
Per fortuna oggi pm viene Luisa, la mia Fatina della Pulizie da 4 ore alla settimana, ce n'è proprio bisogno...
Mapporc,  chi è che chiama a quest'ora???
- Pronto? Si... Oh!, Luisa... A Napoli? Ohh, mi dispiace, no, non preoccuparti, condoglianze, si, si, ci vediamo martedì prossimo, ancora condoglianze....

Reprimo un mannaggiàcchitamuort,  scarsamente rispettoso ma estremamente adeguato, e la mia giornata subisce una brusca sterzata: salto dal letto come avessi una molla ed inizio a rimettere, pulire, spostare, demolire, smontare e rimontare, sistemando cumuli di disordine la cui epoca sarebbe risalibile solo tramite una datazione al carbonio.

E visto che 'il tempo vola quando ci si diverte', in un attimo son già passate 10 ore, io sono ancora in pigiama, ho fatto colazione alle 3, pranzo niente, sono stanca peggio di Ercole, sono già in ritardo su tutti i miei appuntamenti ma  la casa appare più ordinata di quanto non lo sia mai stata. Mi mancherebbero giusto altre 6 orette per ulteriori aggiustatine, ma decido di soprassedere, tolgo il pigiama (sobh!) e volo dall'inquilino e poi a prendere l'Ale.

Il giorno dopo batto un nuovo record dormendo ben fino alle ore 8, lavoro poi riaccompagno Ale downtown poi  torno a casa e rilavoro poi vado dalla commercialista poi torno a casa e mi metto a darci legno e martello, che sono in ritardo pazzesco con un ordine di casette.

Ed è in fragrante geppetta che mi coglie Il Marito, rientrato a tradimento con ben due giorni di anticipo, e  sorprendendomi con l'unica vergogna di non aver rifatto il letto: che tristezza!

Così la mia settimana da single, che poi sarebbe comunque stata una settimana corta lunedì/venerdì, si è drasticamente ridotta a due giorni e mezzo, passati eminentemente a lavorare e pulire.

Me la ricordavo diversa, molto diversa, la vita da single: credo di essere fuori esercizio  :(




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venerdì 17 febbraio 2012

La Dama col Cricetino

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Mi ero innamorata del suo stile, vedendo una sua opera.

Più di ogni altra cosa mi aveva colpito questo piccolo ma stupendo particolare, la cucciolina Lisa col quadrifoglio in bocca.


Le avevo allora chiesto un qualcosa che raffigurasse la mia Jr, e lei aveva immediatamente acconsentito.
Con uno scambio di deliranti mails notturne, la richiesta era poi stata definita in un 'apres de..'.

Conoscete certo tutte la leonardiana Dama con l'Ermellino,


Ispirandomi al genio vinciano ed all'amatissimo Otty, criceto di casa, le ho chiesto di realizzare una 'Dama col Cricetino'


Mi sono solo state chieste delle foto, ma si sa, io a volte ho delle gravi interruzioni tra mente e mani, e le foto hanno tardato mesi e mesi e mesi.

Nel frattempo il nostro Otty è volato nel Paradiso dei Criceti: a noi piace pensarlo, come Scrat de L'Era Glaciale, alle prese col più gigantesco dei semi di girasole.

Poi ho finalmente trovato delle degne foto di Claudia,  e poi le ho perdute, e poi le ho ritrovate, le ho anche scannerizzate, e in un guizzo di iperattività gliele ho persino mandate: allelujah!

Per fortuna Mariarita non è disconnessa come me, e dopo poche settimane, stamani mattina.... TA DAAAA!!!!, busta gialla!

Per aprirla ho aspettato Claudia, che ignorava il tutto,  e vorrei aver fermato con una foto la sua espressione allibita:
'Ma.... ma sono IO!!!!'  :)


'E questo è Otty...' (occhietto lucido).


Anche se l'Artista si schermisce, fa la modesta ed ha tenuto a sottolineare più e più volte che non di ritratti si tratta ma piuttosto di 'marottine', sue interpretazioni un pò bamboleggianti dei tratti delle persone,  chi conosce la mia Jr concorderà senz'altro che l'ha colta al 100%: l'espressione dolce, gli occhioni, tutto.



Ed anche il caro Otty,  raffigurato nella sua maturità, lo sguardo intelligente, i baffetti sensibili....


Già stiamo cercando una degna cornice per questa bellissima tecnica mista che tanto ha rallegrato la nostra giornata e che è già divenuta desktop dei nostri pc, sfondo dei cellulari e dell'Ipad, nonchè stata spedita per mail a tutte le amiche...

All'Artista i miei ringraziamenti, non solo per l'eccellente risultato che va al di là di ogni più rosea aspettativa, ma anche per la pazienza dimostrata nei confronti della committente  ;))))

Ma... ma come chi è l'Artista?? Ma davvero non ve l' ho detto?
Vabbbene, confesso.... me la volevo tenere tutta per me: andate a vedere QUI a casa sua di cosa non è capace questa donna: Mariarita Brunazzi, detta 'la bozzolese' dal suo paesello natale, pittrice e grafica in quel di Mantova!

Grazie, Bozzolina del mio Quor! :)



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lunedì 6 febbraio 2012

Ultime notizie dal Poggio

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Non prigioniera dei ghiacci, non isolata e senza adsl, non presa da qualche frenetica attività e nemmeno influenzata.
Manco semplicemente perchè manco di argomenti.

Abbiamo avuto la neve, niente di paragonabile a quella dello scorso anno o a quanta sta sommergendo anche luoghi improbabili d'Italia, ma sufficiente per chiudere le scuole un giorno, tirar giù dalla soffitta l'abbigliamento da sci e giocare alla Prima Guerra Mondiale (programma di storia di 3a media, casualmente) con trincee di neve e battaglie di pallate. Ormai la nevicata è di mercoledì, ma la neve sui campi perdura intatta, grazie alla temperatura che non sale oltre allo 0 nemmeno alle 2 del pomeriggio.

Abbiamo avuto una mezza giornata senza acqua, ghiacciata nei tubi. Grazie ad una bottiglietta di Uliveto misteriosamente capitata in casa, Claudia ha potuto avere un tè e lavarsi denti e muso. Noi, nell'alternativa tra usare neve sciolta o aspettare la primavera ed il disgelo, avremmo optato per la seconda, ma poi Il Marito ha fatto una messa in piega a phon al contatore, ed ha convinto l'acqua a ritornar fluido.

Io dormo e lavoro, lavoro e dormo. Per due giorni mi sono  goduta di una meravigliosa letargia, dopo una settimana di pura sofferenza: tener dietro a millanta minime questioni di lavoro non ricordandosi nemmeno chi sono e dove vado, l'è dura...
Ho combinato cose inaudite, sbagliato buste, incrociato invii, perso ogni singolo oggetto di ogni singola spedizione, per poi ritrovarlo esattamente dove doveva stare, dove era sempre stato.

Di tutto questo è gioco facile accusare la dieta e la totale mancanza di zuccheri ('il cervello ha bisogno di zuccheri', ricordate la pubblicità dei Pavesini?).
Ahh, la dieta! Quante, quante mi stanno addosso, mi scrivono di non desistere, si informano sui risultati! Con un tifo così, come faccio a mollare o anche solo a sgarrare? Grazie ragazze, grazie di cuore!

Infatti la dieta prosegue, rigidissimamente ma francamente senza nemmeno atroci sforzi. Basta non mangiare, il gioco è tutto lì...
Aderendo al mio appello, molte hanno aderito ed abbiamo costituito un Gruppo di Autoaiuto Cetaceo, dove ci sosteniamo, fustighiamo o osanniamo nel lungo percorso verso la snellezza.


Ed a questo proposito, siete avvertite: la quasi totalità delle Cetacee Associate ha in programma di presentarsi alla prossima Ficata in minigonna inguinale, ovvero quella che indossavano nei loro scintillanti 16 anni.
Ogni commento è assolutamente superfluo, ma sappiate sin d'ora che, se  per il prossimo secondo sabato di Settembre accamperete un qualche misterioso ed improrogabile impegno, potrete contare su tutta la mia comprensione.


So che dareste un rene per sapere qualche nome delle appartenenti alla Sacra Confraternita delle Megattere, ma non parlerò nemmeno sotto tortura.
Nemmeno per un consistente bonifico.
Ma potrei esaminare proposte di tiramisù, pasta 'ncasciata e pizza in qualsiasi modo o maniera, fosse pure surgelata.

Infatti la dieta pazzesca che sto seguendo, non contempla alcun tipo di carboidrato. Niente, nada, nicht!
Per mesi e mesi, senza un biscotto, un fusillo, una pizzetta.
Senza un morso di schiacciata o una fettina di pane.
Senza la minima consolazione di una mezza porzione di tagliatelle...
Ed ora, per favore!!, non iniziate a dirmi che è una dieta sbilanciata, che l'organismo ne ha bisogno, che bla e bla  e bla ...
Mi è noto e mi è stato ribadito da molte fonti, ma io ho deciso così, e chiudiamola qui.
E poi, se l'ha fatta Kate Middleton ed è diventata Her Royal Highness The Duchess of Cambridge, la potrò fare io, e fregiarmi così del titolo di  Her Royal Salvness The Duchess of Poggio !?

Perchè in effetti si tratta della dieta del momento, quella più in auge, quella che fanno tutti i personaggi dello spettacolo: la dieta Dukan, dal nome del pazzo furioso che l'ha ideata.
Si spaccia per dottore e per francese, secondo me altro non è che il nutrizionista SS di Bukenwald, sfuggito al Processo di Norimberga.  Il brutto è che allora sperimentava su dei disgraziati a regime coatto mentre adesso,  demenzialmente consenzienti, ci priviamo di nostra sponte dei più elementari piaceri della vita.

Mi sono chiesta invero se, a 10 mesi dal time limit indicato dai Maya, fosse opportuto mettersi a dieta.
Passare gli ultimi 300 giorni del mondo senza fare del cibo, massima se non unica soddisfazione, una ragione di vita, una religione.
Anche perchè, diciamocelo, se muori in solitaria e sei magra, farai almeno la tua porca figura stesa là nel feretro: ' Ma varda un pò come stava bene ora la Salvia!... Ma si era proprio tanto dimagrita, ehhhh?!....'

Invece niente, un grande ZOT collettivo e via tutti.

Forse non era il momento giusto...



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mercoledì 11 gennaio 2012

La Dieta della Salvia

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L'ho fatto.
Mi sono messa a dieta.
Da lunedì ho bandito i dolci, più che una gratificazione il mio scopo di vita. Già questa sarebbe una dieta radicale, o come ti dimezzo le calorie in 4 & 4 otto, ma oltre a ciò attuo anche una blanda dissociata.

Ancora non sono nella fase ferrea, lunedì sera mi ci è anche scappato un sofficino, ma oggi ho fatto la mia prima vera inequivocabile spesa da tempo di dieta: carrello strabordante di mele ed arance, broccoli, rucola, cavolfiore e finocchi, nonchè petti di pollo, macinato magro, bistecca e alla via così: nà tristezza.....

Da vera madre bastarda ho convinto anche la mia dolce Jr a mettersi a dieta con me: il suo regime è molto più soft, essendole anzi imposti dolce a colazione, una buona merenda ed un'ulteriore dolcezza durante la giornata, ma anche lei era diventata troppo sregolata nel mangiare e smangiucchiare schifezze  a tutte le ore, e le sue rotondità iniziavano a diventare un filo eccessive per un'adolescente.

Come ogni volta che parto per una dieta, ho passato i giorni precedenti a rimpinzarmi, abbuffarmi, disgustami di cibo e soprattutto di dolci, fino a che ogni singola cellula del mio corpo ovoidale non ha implorato il digiuno.
In questo mi è stata di aiuto sostanziale la mia societta Cad, che in visita sul Poggio nei primissimi giorni dell'anno, ha recato in treno un enorme vassoio di macarones al cioccolato, fatti con le sue ineguagliabili manine. Ora, io non ho mai assaggiato i famosissimi di Ladurée nè mai altro macaron prima, ma non credo sia possibile ne possano esistere di migliori. Saranno stati 100, ed uno io uno lei, da buone socie, li abbiamo sterminati prima dell'alba del terzo giorno.

E se lunedì, ben disgustata, mi sono messa a dieta, martedì mi sono pesata. Si, lo so che in genere prima ci si pesa, si sviene, e quando si rinviene si fa il giro della casa decalorizzandola di tutti i rimasugli di panettoni, pandori, cenoni e befane.
Ma io non avevo bisogno di pesarmi per sapere di aver raggiunto la stazza di un lottatore di sumo. Quando non ti entra più un singolo paio di pantaloni e dormi col pigiama di tuo marito, la bilancia è un'optional.

Erano due anni precisi che non mi pesavo. Dal fanatismo della pesata mattutina dopo essersi tolta persino gli orecchini, a quella rigidamente regolare di una volta alla settimana dei tempi di dieta, al portare la bilancia al monte dei pegni, che tanto ero cosciente che per un bel pò di tempo non mi sarebbe servita.

Tre anni fà un inciampo di salute mi costrinse a riposo per vari mesi. Da allora non son più tornata la Salvia Rampante di un tempo, e per di più son diventata anche blogger e poi spacciatrice di vecchiumi. Insomma, dal balzare da un olivo all'altro appesa ad una liana (o quasi...) alla totale sedentarietà da pc.
In tutto ciò sapevo perfettamente che fino a quando non avessi recuperato una notevole serenità e forza interiore non avrei potuto mettermi a dieta. E finchè non potevo mettermi a dieta, era inutile pesarmi.

Quindi ieri mattina ho riesumato il più odiato dei piccoli elettrodomestici. Si, perfino peggio della stirella...
Ci siamo guardate, lei polverosa ma imparziale, io assolutamente zen. Ho avuto per un attimo la speranza che le pile fossero scariche, ma niente, erano lì che non aspettavano altro.

Nonostante i 12 ° fissi di casa mia mi sono denudata, lasciando indosso solo la fede nunziale.
Sono salita sulla bastarda, ed ho scoperto che in questi due anni mi si è anche abbassata la vista.
Infatti non riuscivo a leggere il responso. Ho dovuto piegarmi, e da allora mi tormenta il dubbio se il peso da dritta sia uguale al peso da piegata.
Comunque, la cifra era là, inequivocabili 6 kili in più rispetto alle ultime pesate, datate 2010.
Ed allora ero già 8 kili in più di quanto avrei dovuto essere: mesdames et messieurs, fate i vostri conti....

So che esistono molti escamotages psicologici per non mollare una dieta: io stessa regalai molti anni fa a mia cugina un maiale che, posto all'interno del frigo, grugniva ogni volta che se ne apriva la porta.
Oppure foto in costume attaccate sempre alla porta del frigo ed altre amenità.
Io ho deciso di seguire la via della pubblicazione, e da adesso il mondo, o almeno la microscopica parte di esso che mi legge, sa che la Salvia sta perseguendo uno scopo: la perdita di un pò del suo troppo peso; statemi addosso, ragazze!
Infamatemi, assillatemi, responsabilizzatemi.
E se mollo, siete autorizzate a venire qui sul Poggio a prendermi a schiaffi (giusto per mettersi avanti col lavoro, QUI gli orari dei treni e QUI quello degli autobus  ;)

Essendo ormai ampiamente confermata la mia teoria secondo la quale la  Blogger Media è per definizione chiatta (qui e qui enunciazione e dimostrazione del postulato), nel caso ci fossero altre blogger che da XL volessero diventare medium (e non mi riferisco al parlare con gli spiriti, sia chiaro!), potremmo formare un bel gruppo di autoaiuto, e boja chi molla!

Allora, nessuna mi segue?  



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giovedì 1 dicembre 2011

Nel paese di Broc'a Bird

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Qui sul Poggio c'è un piccolo paese.




Ha molti edifici dai colori tenui, con dettagli antichi,
di forme e dimensioni diverse: vien voglia di farci subito una passeggiata...


La prima che troviamo è la Scuola del paese;
grande ed ospitale, costruita a misura delle esigenze dei piccoli allievi,
che posson svolazzare dentro e fuori dalle molte aperture!

I colori sono quelli rilassanti del panna  e del verde salvia,
le misure 22 x 35 x 24 h.
NON PIU' DISPONIBILE





Subito dopo la scuola troviamo la residenza dei notabili del paese:
la Casa del Commendatore


Quante feste, quanto scintillio han visto le sue stanze, i suoi saloni...


I colori son quelli raffinati del grigio e del bianco, 
le misure 16 x 12 x 50 h, nè poteva mancare l'entrata di servizio.
NON PIU' DISPONIBILE





Proseguiamo ancora un pò avanti, ed ecco una casa ben più semplice,
ma che ha visto molto amore: si tratta della Casa dei Pettirossi


Qui abitò una coppia molto innamorata,
che vi allevò in armonia una gran figliolanza.


 I colori sono appunto quelli dell'azzurro uovo di pettirosso
e del bianco sporcato ed usurato, le misure 14 x 14 x 36 h.
 NON PIU' DISPONIBILE





Ahh, eccoci arrivati alla chiesa: gli abitanti ne sono così fieri !


Qualcuno ci trova una singolare somiglianza con la famosa chiesa di Santo Spirito a Firenze, ma credo sia un caso...

 Mah, per somigliare ci somiglia...
Toni del grigio e cm 28 x 24 x 22 di altezza per la Chiesa di Broc'a Bird.
NON PIU' DISPONIBILE




Immediatamente accanto alla chiesa, la piccola, graziosa Canonica:
qui abita il Signor Curato.


Le sue misure non sono grandi, ma lui dice sempre che è perfetta così.


Infatti è alta 20 cm e le misure del suo piano terreno sono 10 x 8,50
ma sfoggia un bel chiodo antico forgiato a mano secoli fa
ed ha anche un ingresso laterale al piano terra.
NON PIU' DISPONIBILE




Ahh, questa è la Casa del Fornaio:
oltre alla bella costruzione alta alta per ospitare tutta la sua numerosa figliolanza...


...ha fatto costruire la bottega proprio attaccata a casa, così quando la notte deve scendere a fare il pane, gli basta scendere di sotto ed è già arrivato. Ha fatto aprire persino una porta interna di collegamento, per non bagnarsi quando piove!     ...


Per i colori il fornaio ha scelto un bel verde, che gli ricorda i boschi un cui è nato, e per lo stesso motivo ha lasciato le pareti del color legno originale, patinato dal tempo e dalle intemperie.
Le misure della Casa del Fornaio sono 23 x 14 x 32 di altezza.
 NON PIU' DISPONIBILE




Eccocì arrivati al Comune! Chissà se il Sindaco è ancora al lavoro??


Vediamo un pò l'ora...
Umpf, bello questo orologio, ma non ha mai funzionato un gran chè.


Comunque è una costruzione graziosissima,
con la sua bella scalinata di ingresso ed il tetto spiovente.
Misura 14 x 17 x 28 di altezza. 
 NON PIU' DISPONIBILE






Subito dopo il Comune, ecco la Casa del Fabbro.
E' piccoletta e a dire il vero avrebbe bisogno di una mano di vernice, che la pittura è tutta scrostata.


Ma lui gli è estremamente affezionato
perchè la sua famiglia ci vive da generazioni:
pensate, il bel gancio antico che ha sulla facciata fu fatto dal suo bis-bis-bis nonno,
lo stesso che forgiò il chiodo che sta sulla Canonica!


La piccola Casa del Fabbro è alta 20 cm, mentre il piano terra è 14 x 14.
NON PIU' DISPONIBILE





Un'eleganza discreta, un gusto ineccepibile contraddistingue la Casa delle Signorine: due anziane sorelle nubili che qui sono nate e qui han trascorso tutta la loro vita, insegnando pianoforte e viziando gatti.


L'unica concessione  al lusso è un bel decoro floreale stile Liberty sulla facciata,
ed il riverberare di qualche cristallo.


Nè poteva mancare l'ingresso dei fornitori:
siamo in casa di gente distinta !


La Casa delle Signorine è alta 42 cm, ed il piano terreno è 14 x 14.
NON PIU' DISPONIBILE







Immediatamente dopo ecco l'Ufficio Postale.
Non vi dico il putiferio in paese
quando è arrivata a dirigerlo una signora dalla città,
che ha voluto farlo ridipingere in colori così poco postali!


 Diciamocelo, la Signora Direttrice ha fatto proprio bene!
Le misure dell'Ufficio Postale sono 15 x 13 x 26 di altezza.
NON PIU' DISPONIBILE




Animo gente, animo!!, che siamo quasi arrivate !



  Indovinate un pò chi abita ad n° 51 ?


 Ma potreste abitarci voi!
Infatti la casa è libera ed il proprietario la offre in affitto, inintermediari.


Vi assicuro che la cifra richiesta è assolutamente congrua
per una sì bella casetta grigio e bianco sporco,
proprio sulla strada principale del paese di Broc'a Bird !

Se la casa vi interessa, posso anticipare che è alta 27 cm 
ed il piano terra è 16 x 14 cm.
NON PIU' DISPONIBILE



 Ed alla fine, proprio in cima alla strada, nel punto più panoramico, l'edificio più prestigioso dell'intero paese: il Teatro!



Da qui la vista può spaziare sul resto del paese.



Tutto è gusto e grazia nell'edificio del Teatro:
la facciata principale col doppio ingresso, il balconcino
ed il grande  orologio...


... la facciata sul retro, con le due ampie finestre  ed il lungo balcone...


...il tetto apribile, per le rappresentazioni estive...


...decorato con un ardito pinnacolo.
 Il Teatro è  costruito su un supporto tornito ed un piede ovale,
dal quale è però facilmente rimuovibile.

Le sue imponenti misure sono di 35 x 25
con un'altezza di 31 cm per il solo edificio.

Montato sul suo piedistallo raggiunge la ragguardevole altezza
di 96 cm, e la base ovale è di 42 x 36 cm.



Tutte le Broc'Birdies sono pezzi unici, costruite a mano con legno di recupero e con l'impiego di dettagli antichi.
Eccetto il Teatro e la Chiesa, sono provviste di un gancio posteriore che rende possibile appenderle.

Prezzi a richiesta, ed ora scusatemi ma la passeggiata mi ha fatto venir fame: esisteva anche il Ristorante, ma mi è stato sottratto prima che potessi fotografarlo, sobh!






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