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Willow di La Casa dei Mici, in un post di alcuni mesi fa in cui sono inciampata giusto oggi, stendeva la lista dei suoi sogni vintage.
La prima volta l'ho letta con occhio divertito da commerciante: celo, venduto, celo, so dove procurarlo.
La seconda con l'occhio della patita: ahh, questo piacerebbe anche a me. Questo ce l'ho. Mmmm, da quanto lo desidero! No, questi quando mi capitano li vendo...
E da qui mi è venuto in mente che in effetti non mi sono mai soffermata ad elencare le cose di cui mi piacerebbe circondarmi,
quelle che mai mollerei.
Ordunque!
Il mio primo desiderio, il più enorme ed irrealizzabile:
Una vecchissima roulotte in legno.
O forse un carro da zingari?
Come ce lo vedrei su un prato del mio poggio...
Potrebbe essere dependance per gli ospiti,
casetta da gioco per Claudia,
buen retiro per me quando ho voglia di star sola.
Questa malattia mi è presa durante il primo giro in Francia: allora se ne trovavano ancora di perfette, ma il trasporto sarebbe costato più dell'acquisto, a meno di non attaccarla dietro all'auto
o ad un paio di pazienti cavallini.
Credo, temo, che questo sia un desiderio destinato a rimaner tale...
Da ben prima che venissero di moda,
per molto oltre dopo che saranno passati,
con ogni mia fibra bramo uno di questi:
Un quadrante di orologio da torre,
possibilmente smaltato, anche senza lancette.
E scusate se è poco.
Splendido, immenso, smaltato, moltissimi anni fa ne vidi uno in un negozio: 700 mila lire, mi parvero allora una cifra inaudita. Adesso per quel prezzo lo andrei a prendere camminando in ginocchio sui ceci!
Desiderio è, e desiderio resterà.
Il manichino è invece una voglia recente, nata sull'onda del molto vederne di splendidi nella rete.
Diversamente dal quadrante da orologio e dalla roulotte lo trovo invece realizzabile,
e non è detto che più prima che poi possa spuntare questa voce dalla lista.
Come Willow, anche io adoro i mobili a cassetti: molto tempo fa al mio amatissimo bancone da merceria dedicai un post, ma di questi mobili di mestiere riempirei casa.
Da ben 13 anni ho parcheggiato nel garage della mia mamma
una grande pastaia, mobile particolarissimo e molto ricercato.
Necessita di una bella pulitura, qualche piccola riparazione,
e soprattutto di uno spazio dove esser messa.
La sua definitiva collocazione è stata stabilita da anni, ma al momento è totalmente occupata da casse di libri.
La buona notizia è che il suo tempo è venuto,
e spero nel corso di questa estate di metter molte cose al loro posto.
Cornici: non mi bastano mai!
Rigorosamente vuote...
... o al limite col loro vecchio specchio originale, macchiato all'eccesso.
E le gabbiette da uccelli?
Belle, ambite da tempo ma ancor di più da quando ci vengon riproposte in ogni piega del web.
Ma ormai non se ne trovano che di bruttine o di assolutamente stracostose, ed io quindi aspetto. E spero.
E per finire, la buona notizia: talvolta i desideri si avverano!
Infatti il mese scorso ho fortuitamente realizzato un'aspirazione che avevo da tempo :
Un vecchio tavolo da architetto, tutto legno e ghisa! Identico a quello fotografato, tranne che il mio non ha il tecnigrafo: guardate che bello! Attualmente è parcheggiato nella stessa stanza stipata di casse di libri che dovrà accogliere la pastaia.
Bhè, lo volevo tanto e adesso lo ho, ma devo ancora decidere se tenerlo o meno: è grande ed impegnativo, se trovo il modo di metterlo in uso come tavolo da lavoro o scrivania, bene, altrimenti prima o poi approderà nella Rue.
E voi? Avete una personalissima lista di piccoli o grandi desideri vintage? Suuuuu, non siate modeste, potete anche sparare altissimo, tanto sognare è gratis!!!
Coi vostri piccoli desideri, se non l'avete già fatto,
potete anche partecipare al mio Broc'Away su Rue de la Brocante:
... dove il vostro desiderio potreste persino vincerlo!
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