martedì 9 marzo 2010

Un bancone e la sua storia

Pochissimi mobili, in casa VerdeSalvia.
Un pò perchè, venendo da una serie di case microscopiche, sono abituata ad ottimizzare gli spazi, un pò perchè, essendo all'inizio la casa praticamente vuota (Claudia e le sue amiche andavano in bici nel salotto !), ogni pezzo che si aggiungeva mi pareva togliesse aria e riducesse gli spazi. Ultimo e fondamentale, quando si hanno i contenitori si tende a riempirli, ed io non voglio altre cose, o meglio, sto cercando di smettere! 
Piccolo, ulteriore, trascurabile motivo: anche le tasche sono VerdeSalvia, e quello che ancora manca continuerà a mancare a lungo.



Ogni pezzo di casa ha una sua storia, ma questo bancone parla direttamente al mio cuore perchè proviene da un'antica merceria storica che si trovava in una stradina della Firenze più antica, proprio a due passi da Piazza Signoria, cancellata come molti altri vecchissimi negozi per far posto ad un grande magazzino. Mi parla di tempi in cui il centro della nostra città era un luogo vissuto e vivibile, non  l'indecente agglomerato di pizzerie a taglio, gelaterie e negozi di souvenirs ad esclusivo appannaggio di gruppi turistici mordi, compra a fuggi; dei tempi in cui i miei genitori dapprima ragazzi, poi fidanzati ed infine novelli sposi di guerra, così come molti altri fiorentini abitavano ed intrecciavano la loro quotidianità in quello spazio ristretto e meraviglioso compreso tra il Ponte Vecchio, Piazza della Signoria e Piazza Duomo.
Di quella merceria erano clienti le mie nonne, le zie e la mia mamma, da questi cassetti sono usciti i fili da ricamo serviti per le lenzuola più belle del suo corredo, arrivate nuovissime fino a me che le uso di tanto in tanto.



Nei nove cassetti, ciascuno contrassegnato dalla sua placchetta numerata, al posto di fili e trine adesso è riposto in dis-ordine sparso un eterogeneo guazzabuglio di elenchi telefonici, cd, candele, blocchi e pennarelli, varie ed eventuali. Per individuarne la collocazione usiamo la numerazione dei cassetti: "Mamma, dove è lo scotch?" "Nel 38!".
Abbiamo scovato quest'oggetto irripetibile al mercato di Arezzo, 12 anni fà. Visto e preso, senza nemmeno contrattare. Sfoggiavo un orgoglioso ed avanzato pancione, e non fu uno scherzo aiutare Il Marito a passarlo dalla finestra per depositarlo nell'appartamento dove allora vivevamo, per fortuna ad un piano terra!


Sui due pannelli scorrevoli che formano il piano del bancone, un pò di cornici rigorosamente vuote, 


...una finestra, vari oggetti raccolti nel tempo...


..una vecchia alzata da pasticceria,


 e per finire l'ultima arrivata, un colpo di fulmine cui non ho nemmeno tentato di resistere!


22 commenti:

  1. che bellezze!!!
    quanto mi piacciono le cose piene di storia(vecchie insomma!!)
    io e il barbuto abbiamo comprato una porzione di una vecchia casa campidenese,con i muri spessi 50 cm,fatti di ladrini(mattoni di fango e paglia)

    peccato che per mativi contingenti,incalzanti e periodici(che io raggruppo lessicamente nel concetto o entità di SFIGA)
    la nostra casetta è ancora un cantiere,tra restauro e ampliamenti :(((
    e da DUE ANNI!!!

    vabbè
    nel mentre sogno con le foto tue e di cadrega,ma presto vi farò sognare anche io!!
    ciao bellezza!!!

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  2. ogni cosa di questo mobile dice qualcosa e anche le cose riposte sul piano.bella la cornice (di una finestra?) a quadri vuota mi piace un sacco!!

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  3. Che bellezza... che poesia... meraviglioso il tuo modo di raccontare la storia di questo mobile e meravigliosa ed incredibilmente armonica la scelta e la disposizione degli oggetti sopra ad esso... fino ad arrivare all'ultimo arrivato! E come avresti potuto resistergli? ... Impossibile! ;-D Smack

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  4. Meraviglioso il mobile e meraviglioso il tuo racconto. E meravigliosa la tua Firenze. Ricordo ancora quando, quasi 30 anni fa dovevamo decideredove andare in gita scolastica al liceo e un mio amico disse: "Firenze no, perchè è piena di Giapponesi!" e abbiamo passato la gita a contarli anche se non ce n'erano poi molti. O le scorribande notturne da Siena dove frequentavo l'Università per una botta di vita.

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  5. L'inestimabile valore dei ricordi, solo da pochi anni apprezzo i vecchi mobili, ora capisco il loro fascino, del vissuto, delle vite che hanno attraversato.Bello quel mobile, la vecchia alzatina e la bambina di legno sono stupende!
    ciao nicoletta.

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  6. il concetto di pochi mobili,poca roba e anche meno disordine, lo condivido a pieno.
    avere poi un'angolo profumato di storia e di passioni è molto bello.
    a presto rac

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  7. la semplicità piace anche a me...ma sono sempre piena di oggetti da riporre... che dilemma!
    il tuo mobile è di una bellezza disarmante. pieno di cassetti come piace a me e intriso di storia.
    sai che ho vissuto dal 1989 al 1999 a firenze? è già trascorso un sacco di tempo e quando sono tornata quest'inverno con tutte le novità in fatto di isole pedonali e co. stentavo a ritrovarmi.... ma la poesia dei piccoli scorci rimane
    Fede

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  8. meraviglioso, mi piace pensare alle nonne e alle zie che si riunivano in bottega e ciacolavano, è bellissimo questo mobile e chissà quante storie ha vissuto o generazioni meglio ancora
    notte marina

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  9. Daniela,
    This is such a gorgeous piece of furniture! I love your display on the top too!!

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  10. Aah, io cerco di respirarla, la vita vissuta che sta dietro agli oggetti.
    E mi piace quando ad una cosa viene fatto il dono di ri-vivere più vite. Perché anche lei può donarci atmosfere e ricordi che magari ci saremmo persi se non l’avessimo incontrata.
    Firenze poi, l’ho vissuta da studentessa di architettura; e non stavo quasi mai a guardare in alto, le meraviglie architettoniche dei monumenti, anzi: l’ho sempre voluta guardare al livello che io chiamo ‘occhi umani’. Andando per i mercati e guardando la gente negli occhi, visitando i negozietti del centro, quelli dove non entrano i turisti, respirando l’aria viziata dei negozi dei rigattieri e dei negozi di libri usati (e quanti tesori ho scovato!)...
    Questo bancone è davvero bellissimo e bellissimo è pensare a quante vite sono scorse davanti a quei cassetti. Quanti sacrifici fatti per comprare proprio quei bottoni per il vestito della domenica, quante ore passate sui ricami per le lenzuola del corredo... è la vita, quella vera, ed è difficile non ‘sentirla’ negli oggetti che hanno tanta esperienza alle spalle.
    Il modo in cui lo hai disposto poi, con tutta l’altra ‘vita’ di cornici e oggetti a fargli da corona... perché lo vedo proprio così, se ti devo dire la verità: un Re sul suo trono, con tutto il suo bagaglio di forza, possenza, saggezza...

    E quell’alzata! ma quanto è bella???

    un abbraccio grande, polepole

    p.s.: scusa tutto ‘sto sproloquio, ora torno alle mie quotidiane opere, ma mi hai talmente ispirato... ;-))

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  11. @ POPPY: e cosa aspettavi a dircelo che sei in ristrutturazione? E cosa aspetti a farci un dettagliato reportage fotografico?? Vai subito, fotografa, posta e condividi!!!
    @ RAFFA: si, è vero, tutto ha una sua piccola storia, anche la finestrina comprata in Francia in un vide granier!
    @ BETINA: Grassie grassie! troppo gentile. L'ultima arrivata è una deliziosissima
    angiolina portacandele, che io voglio modificare geneticamente per farne la lampada del mio comodino: me la voglio tenere vicina vicina!
    @ PERLINE: immagina tu dopo 30 anni a che livelli di degrado siamo arrivati... Possono passare anche 5 mesi senza che io metta piede in centro, e ne torno puntualmente amareggiata!
    @ PIMPINELLA : purtroppo il gusto del vecchio non è pienamente, e logicamente, condiviso da mia figlia, che invidia le camere delle amiche in laminato dagli improbabili colori luminescenti. Abbiamo mediato con l'inserimento di vari pezzi 100% Ikea!
    @ RACHELE : sul fatto che il concetto pochi mobili e poca roba corrisponda automaticamente a poco disordine, avrei da obiettare. Non sei convinta? Prova a farmi una visita inaspettata... ;D
    @FEDE BIBETTA: ma và! Fiorentina per ben un decennio? Questa me la devi raccontare!
    Si, c'è ancora poesia nei piccolissimi scorci al di fuori dei percorsi commerciali delle mandrie, ma appena ne esci per tornare indietro...
    @ MARINA : Ciao Marina, grazie della visita, che ricambierò al più presto: sono troppo curiosa!
    Comunque mia mamma e le nonne MAI sarebbero state in bottega a ciacolare: vengo da una famiglia da secoli affetta da deliri di nobiltà, per il semplice motivo che già due generazioni fa nessuno lavorava la terra (un nonno impiegato comunale ed uno meccanico ed anche autista, ma di NOBBILI! ). Quindi me le immagino piuttosto sussiegose arrivare, scegliere e pagare, ma con un contorno splendidamente vero alla Vasco Pratolini!
    @ KAREN : So, you found me!!! Thank you for visiting!
    @ POLE POLE:Grazie a te per le bellissime parole: mi parli di una città che non esiste più, o forse io non sono più in grado di recepire. Ormai tutti i rigattieri si sono trasformati in pretesi antiquari, ed i negozi di libri usati si credono la succursale di Sotheby.
    Ma visto che potrei essere polemicamente prevenuta, grazie alle immagini che hai evocato prometto che farò un giro alla ricerca di Firenze com'era!

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  12. Ma come ho fatto a non vederlo prima..........a non commentare subito questo post? Questo mobile è ME-RA-VI-GLIO-SO!!!
    Come ha ragione Polepole...
    Io amo i mobili con tanti cassetti,mi danno sempre l'impressione di poterci trovare dei piccoli tesori...come in quella scrivania che sto restaurando...in fondo ad un cassetto c'erano dei vecchi timbri con lettere e numeri...
    Ma torniamo al tuo mobile...Vogliamo parlare delle cornici graziosamente poste a far bella mostra di sè?...e della finestra?...un sogno! Davvero, hai avuto una gran fortuna a trovare un mobile così bello e veramente un gran gusto nella decorazione di questo angolo di sogno e di vita vissuta....
    Brava brava, complimenti, davvero, non lo dico per l'amicizia che ci lega, lo penso sul serio...Bello bello bello.
    Un bacio grande
    Cad apprendista idraulico!

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  13. Tutto molto bello: il mobile, il testo, le motivazioni, le cornici..
    Mi piace "ascoltare" le storie che i vecchi mobili sanno raccontare a chi veramente le vuole sentire.
    Ciao

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  14. Semplicemente incantata.Pura poesia.
    Amo gli oggetti,ma soprattutto i mobili,pieni storia.Ma aimè le tasche sempre vuote.
    Complimenti per il blog e per...il gusto.
    Un sorriso.Niki

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  15. Adoro tutto cio' che racchiude in se una lunga storia, le sensazioni che danno le mie mani quando scorrono su legni antichi dove altre mani hanno lavorato...
    Il tuo mobile è semplicemente bellissimo, e tutto cio' che hai posteggiato sopra ha qualcosa di misterioso da raccontare: ma quell'alzatina quante torte avrà custodito? E quante manine avide avranno alzato il suo coperchio trasparente per prenderne una fetta?
    Starei ore a osservare questi oggetti e a fantasticare sul loro passato, ogni piccola sbeccatura mi farebbe partire la fantasia su tempi lontani e storie di vita quotidiana!
    Grazie per averci regalato questo scorcio di bellezza austera e solida come solo le cose di un tempo sanno essere.
    Un bacio, Elena.

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  16. Ok, dai, quanto costa il biglietto d'entrata per venire a visitare la tua casa delle meraviglie? ^_^
    Bello, bello tutto.
    E buono, buonissimo il profumo della storia...

    (toglimi una curiosità...cosa c'è dentro il "40" ?? )

    ^_^ Slap
    Tatti

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  17. Bene, vedo delle similitudini con cassettini e placchette numerate di casa mia :-)
    Anche se io, dopo un overdose di mobili a tapparella e ciarpame vario che però fa cool e antiquariato, sono già in un'altra fase :-(
    Solo che non posso lanciare i mobili dalla finestra...ma nel caso, ti faccio un fischio!
    Passa con l'Ape...qualcosa lo lancio tra poco!
    Bacione, ciao
    elena°*°

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  18. Bellissima, semplicemente bellissima.
    Io non riuscirei a lasciare i portafoto vuoti, ma quando vedo foto come questa resto sempre a bocca aperta..
    10 e lode Sister!

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  19. Ciao tesorobellobello!

    Senti facciamo una cosa...allora convengo con TATTI che anche io vengo a casa tua, pago il biglietto e....magicamente "scompare" dalla tua casa qualche meraviglia che ha rapito il mio cuor!

    ODDDDDDDDDDDDDDDDDDDDIO...tutto, tutto ADORABBBBBBBILE.

    Mi piace...mi piace, bhè dalla nostra adorabile "salviettina" solo estro, buon gusto e fantasia potevano portare a siffatto arredo!!!

    Magnifico...TUTTO...ma che dico...TUTTO!;o)

    Poi la tua simpatia...CONTAGIOSA..."lamiabellaverdesalvia" ;o)

    Ti stra-bacio con la neve al mento!

    KISSES a you and a your wonderful daughter "CLA" che aspetto con ansia al binario 2 della stazione di Bologna!!!
    (eh...sò pazzerella!) ;o)

    SMUA"KKKKKKK"ISSIMI! Cia"u". NI

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  20. Mamma mia!!! il mobile è una meraviglia!!!!!!!!!!
    baci
    Luisa

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  21. Ho scoperto solo oggi il tuo blog e mi piace tantissimo! Come questo mobile, che è una meraviglia!
    Ciao
    Stefania

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  22. dire che abbiamo gli stessi gusti è un eufemismo... guardo le foto di casa tua e vedo la casa dei miei sogni! ^______^

    E poi... quella lanterna sul bancone... ce l'ho pure iooooooo spiccicataugualissima!!! :DDD
    Me l'ha regalata la mia carissima cuginetta piemontese 6 o 7 anni fa! ^______^
    E pure io dentro ci ho messo una bella candela gigante bianca... solo che... siccome la uso... :DDD quest'estate, col vento di fuori in giardino (mentre mangiavamo con degli amici) si è ribaltata... fortunatamente col botto la fiamma si è spenta ma ora la seta da una parte è tutta imbrattata di cera... :*DDD

    Un bacioneeeeeeeeeeee

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Ermetici o lunghissimi, adoro i vostri commenti e cerco di rispondere a tutti!

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