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A grande richiesta e con inammissibile ritardo, torna la serie 'I Sopravvissuti', storia di una Salvia-Family sopravvissuta ad una ristrutturazione.
Riassunto delle puntate precedenti:
Nella prima puntata, una giovane Salvia ed una neonata Salvietta, dopo pluriennale ricerca, inciampano casualmente nei ruderi di quella che sarebbe divenuta 'la casa sul Poggio'.
Nella seconda puntata, i Salvi in qualche loro modo riescono comunque ad aggiudicarsi il rudere all'asta, e solo successivamente sono ammessi a visitarne l'interno. La puntata si chiude con il suono della sirena dell'Unità Coronarica Mobile in arrivo, in soccorso del povero PierSalvio.
...eravamo in ballo, e ballammo...
Primo passo cercare i professionisti: dopo false partenze e marce indietro demmo incarico a 2 giovani architette del territorio e su loro consiglio all'ingegnere più simpatico, approssimativo e meno ingegneristico che io abbia mai incontrato.
Dopodichè iniziammo il minuetto dei preventivi, roba non da poco per chiunque. Le ditte più affidabili avevano i preventivi più inarrivabili, quelli che a noi piacevano di più erano assolutamente sospetti.
Tutto era ulteriormente complicato dal fatto che il Marito lavorava a Roma, e quindi il tutto doveva essere fatto nei week end, in giorni di ferie, o da un'inetta come me...
Eravamo arrivati in dirittura finale con una grossa azienda, quando l'ingegnere ci informò essere noti sulla piazza per il gran numero di cause pendenti a loro carico: avevano infatti la simpatica abitudine di aggiudicarsi i lavori con preventivi appetibilissimi, per poi far lievitare i costi in corso d'opera, fino a raddoppiare/triplicare il preventivo iniziale.
Ricominciammo.
Infine l'incarico fu affidato ad uno studio associato, che riuniva e coordinava varie ditte, da quella edile ai piastrellisti, dagli idraulici agli eletricisti, e che quindi alla fine ci avrebbe offerto un servizio chiavi in mano.
E finalmente il rudere attorno al quale ronzavamo ormai da 2 anni prese l'aspetto di un cantiere: su i ponteggi, via i rimasugli di tetto e solaio.
Vi risparmio gli errori, e fai e disfai, la povera Salvia trasformata in Argo dai 100 occhi, nonchè dalla mattina alla sera da mammalinga ad ingegnere civile, che ogni mattina che Dio metteva in terra, appena lasciata Jr al nido, mi recavo sul cantiere dove avevo appuntamento con il titolare dell'impresa.
E lì rilevavo che una colonna portante, presente nel progetto dell'ingegnere ed invece misteriosamente sparita in quello delle architette, aveva compito di sostegno alla parete portante interna di tutta la casa, che le due grandi aperture ad arco dello studio mai avrebbero tenuto il peso dell'enorme tronco di castagno che costituiva l'appoggio del tetto, che il ferro posto ad ammorsare il solaio non veniva piazzato ogni 50 cm come da progetto strutturale, ma ogni metro e più.
Insomma, una situazione di tutto relax.
Avevamo espressamente richiesto di calcolare e pagare i lavori fatti con scadenza mensile, e già alla fine del primo mese ci fu da discutere: venivano messi in conto servizi non richiesti nè approvati.
Fine del secondo mese stessa storia: avevamo calcolato aver portato avanti circa 50 miloni di lavori, ce ne vengono messi in conto quasi il doppio.
Enormi concitate discussioni, alla fine stabilimmo che loro non erano l'impresa per noi, nè noi i clienti per loro.
E così dopo soli 2 mesi ci trovavamo, già stanchi ed avvilitissimi, con una casa scoperchiata, senza un'impresa nè alcuna speranza di trovarne, che ormai eravamo a maggio e tutte erano già impegnate per i grandi lavori che si intraprendono esclusivamente con la bella stagione.
Un'amica ci dette un nome. La piccola ditta di un albanese che gli aveva fatto dei muri in giardino, e si era trovata bene.
Il Marito, già a sentire 'impresa piccola' ed 'albanese', scuoteva la testa e si rifiutava anche di contattarlo.
Alla fine riuscii a convincerlo a fare almeno una telefonata ed Arben, il titolare, lo invitò ad andare a conoscerlo in una ristrutturazione che stava appunto terminando. Il marito sbuffava e sbuffava, ma il giorno successivo io e la piccola ci saremmo trasferite al mare per tutto il mese di giugno, la questione ristrutturazione sarebbe stata abbandonata ormai per tutta l'estate, e per un'altra di quelle meravigliose coincidenze che costellano la vita, la colonica che stavano finendo si trovava esattamente sulla strada che avremmo fatto per andare a Tarquinia. Il Marito non potè negare almeno una piccola sosta.
Le auto cariche di biciclette, gonfiabili, bagagli, bambina, palette e secchielli arrivammo a San Casciano. Conoscemmo Arben e la sua squadra, ci parlò con competenza, la casa pareva invero molto ben fatta, lui era evidentemente un tipo sveglio ed ammise senza reticenze che gli serviva assolutamente un grosso appalto come il nostro.
Ripartimmo con la gioia nel cuore: eravamo di nuovo in marcia!
Con uno scambio frenetico di fax e telefonate tra Firenze e Tarquinia, nel mese di giugno fu approvato il capitolato, redatto un contratto a prova di ogni, stabiliti termini e penali, e concordato che il 1° di Luglio, l'esatto giorno del nostro rientro a Firenze, i lavori sarebbero ripresi.
Il nostro cuore elevava peana al Signore!!!!
Partirono, e partirono subito bene: riparati i danni fatti dall'impresa precedente, attaccarono subito a fare il tetto, che era imperativo la casa fosse coperta prima dell'arrivo dell'autunno per permetter loro di lavorare all'interno fino alla primavera successiva.
Dopo le iniziali perplessità il Marito si era definitivamente invaghito di Arben, e passava le ore in chiacchere soddisfacenti per entrambi, che più che cliente e muratore sembravano amiconi.
Tutto sembrava andare per il meglio, e finalmente respiravamo.
Ricordo, erano le 5 di pomeriggio, il Marito ed io stavamo venendo via dal cantiere dopo aver verificato che erano ormai alla fine del tetto. Andando a prendere l'auto incrociammo Arben, che arrivava in quel momento.
Ci disse: 'Sta succedendo qualcosa di strano in America. Hanno appena detto alla radio che un aereo si è schiantato su un grattacielo, non sanno ancora se è un incidente o un'attentato...'
Era l'11 settembre.
(to be continued...)
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lunedì 18 aprile 2011
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... l'ho letta tutta d'un fiato ... la prima parte penso che ti sia costata un fegato nuovo ... poi finalmente Arben il mago della ristrutturazione , e po quella data che è nella mente di tutti... !!!! Bando alle ciancie e alle malinconie
RispondiEliminaBella la mia Salvia in versione cantiere e adesso ho sempre piu' voglia che arrivi il giorno in cui mettero' piede nel Poggio (si puo' baciare in terra?) Bacio gioia e scusa dello scasso di zebedei !!!
e vai c'è pure un san albanase ad aiutarvi nell'impresa Gio
RispondiElimina.....la storia continua...e io aspetto...per ora sto seguendo tutto con un interesse crescente, quasi fosse casa mia!!!! Baci, alla prossima Gisella
RispondiEliminasi si ...ho letto ho letto.... interessante.... si si ....ma visietereseconto che c'è una foto della Salvia???????????????????????????????? Nuuuuuuuuuuuuuuu son caduta dalla sedia per la sorpresa...che bel pezzo di stragnocca siori e siori......... ullalà che che bionda (chissàperchè me lo immaginavo.......^__^ ) ora vado a leggere per bene il racconto... l'ho saltato per vedere le foto ^__^ ahahahah!!!!! A BBONA!!!!!!
RispondiEliminaMa che bella storia! Devo dire che la vista panoramica del poggio (in fieri) sventrato mi ha turbata parecchio. Capisco quante fatiche, quante inca**ature abbiate affrontato. Nella mia ormai ex casa la maggior parte dei lavori di piastrellatura e rifinitura alla fine sono stati fatti da uno splendido senegalese, lavoratore serissimo e indefesso che parlava italiano molto meglio di tanti nostri connazionali. Attendo con ansia la prossima puntata!
RispondiEliminauuuuhhh com'è avvincente, non vedo l'ora, basta che non tocca creare un'altro gruppo di supporters per insistere a farti scrivere il seguito!!! ;)
RispondiEliminaAspettavo le nuove puntate neanche fosse la mia serie preferita...In effetti lo è perché sono fissata con "La mia nuova casa in campagna"...
RispondiEliminaBacioni!
Mamma mia... che avventura! Mi fai passare la voglia di ristrutturare... speriamo bene! Aspetto le prossime puntate...
RispondiEliminaNelle foto non pare nemmeno la stessa casa...Rifatta proprio da capo a piedi.
RispondiEliminaE pure a me passa la voglia di risistemare il pianterreno...
Me lo ricordo l'11 settembre...i bimbi erano ancora piccini e stavano giocando in salotto, io ricamavo e guardavo un film, che venne interrotto dallo speciale del tg.
Non riuscii a staccarmi dallo schermo per tutto il pomeriggio...che angoscia...
Buona settimana a te, me ne torno a cucire, Patty
Vedo che hai ripreso, bene. Vado a pagare il canone domani. Con supplemento per le foto.
RispondiEliminaVoglio aspettare il resto della storia prima di dirti che ho un neuropsichiatra in famiglia, anzi no, ti voglio bene e ti faccio risparmiare i soldini, te lo dico io < sei pazza> .
A presto dear
Ciao Dani ,ci pensavo quache giorno fa.... aspettavo le puntate seguenti, mammaia mia che stress, io ne ho ristrutturate 3 , prima di trovare quella definitiva.Mi sono salassata, fatiche immani per traslochi e lavori, ma ora non mi sposterei piu' nemmeno se mi pagassero(vabbe'dipende da quanto mi danno)
RispondiEliminaSai che ha ragione Barby70 ? sei una supermega...
Ti piaceva il mare a Tarquinia?
Un baciotto
G
che bello che dev'essere stao ... :-)
RispondiEliminaSe sei sopravissuta a quel delirio...a te chi t'ammazza più?
RispondiEliminaIo dopo 3 ore e 13 minuti, avrei gettato la spugna della grossa.
Onore e plauso a te.
M'inchino!
avevi pure la lucidità mentale di fare le foto passo dopo passo... sei superlativa!!!
RispondiEliminaio vado in ansia se finisce l'acqua calda... la tua storia sarà il mio mantra ;P
Ma quanto mi appassiona questa storia!!!Dai Salvia, vogliamo la prossima puntata subito subito!!!Conosco bene la tenacia che deve accompagnare chi ristruttura,è una sfida e la vittoria è la casa dei "sogni"!Bella, bella, questa ricostruzione, la nostra è stata travagliata ma NON così...me lo ricordo anche io l'11 Sett.ero al lavoro e nessuno aveva capito pienamente cosa era successo...ciao
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
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RispondiEliminaMe la sono letta e ho riso, pur vivendo ogni giorno quelle situazioni. Alla fine però...
RispondiEliminaE comunque, continuo a ripetermi quanto fascino ci sia dietro a quelle mura... dietro alla loro storia, nel tempo, dietro ai cuci-scuci, agli 'apri una porta qui' e 'chiudi una finestra lì'... lo so, è una malattia... :D
p.s.: guarda un po' di eliminare certe foto coi ponteggi... che lo sai che a me l'occhio casca proprio lì!!! ;)
più che guardare le foto della casa, mi sono spulciata la "donnina" sorridente davanti al cantiere! Sempre la solita storia, mi mostrano la luna e io... Bionda?!! Gonna sopra il ginocchio?!! L'11 settembre, ho appreso la notizia appena arrivata a lavoro. Connessione, incredulità, orrore. Alla prossima puntata, baci
RispondiEliminaMa sei ingegnere? Bella storia!!! Un abbraccio
RispondiEliminaBene.
RispondiEliminaOra lo sapete.
Se vedete una bella bionda infilata per metà in un cassonetto...è LEI !
(stupendi quei sorrisi da "ancoranonsobenecosam'aspetta"....te lo dissi sfogliando quello splendido diario di bordo e te lo ripeto di nuovo qui....COMPLIMENTI PER IL CORAGGIO !)
SEMPLICEMENTE...UN BELLISSIMO RACCONTO!
RispondiEliminaAnche se viverlo...al momento non dev'essere stato semplice.
BRAVA! BRAVA! e FORTUNATI a trovare Arben!!!
Non vedo l'ora di leggere e VEDERE il seguito...
Oh... se lo so che sfinimento ti viene a costruir casa!
RispondiEliminaArrivi al punto che accetti anche un muro storto... Un pavimento non a bolla... Un paio d'infissi che non chiudono bene... Ti dici: "Macchissenefregabastachetuttofiniscasubito!"
E il ricordo dell'undici settembre vi rimarrà oltre che nel cuore impregnato nei muri del vostro poggio...
Che belli i tuoi racconti, fanno sognare!!!
RispondiEliminaIl Poggio stà prendendo forma.. e non vedo l'ora di vederlo finito..
chi di noi può dimenticare dove si trovava quando ha appreso quella terribile notizia??
Ti abbraccio CriCri
uuuuuu sempre più interessante e alla fine che brividi! Tu si che sai creare suspance (letto suspance)!
RispondiEliminaciao cara Salvia
Giuliedda
ps:belle foto!
Certo che si può dire tutto ma non che vi manchi il coraggio a voi!
RispondiEliminaIo avrei pianto per mooolto meno, anche noi quando abbiamo fatto la casa in montagna abbiamo avuto una serie di preventivi, che nemmeno alla Nasa hanno cifre così alte, c'era anche quello che voleva l'elicottero per trasportare i materiali a livello della casa, invece che una normale gru.
Siete stati davvero bravi, e bravo Arben che vi aiutati a venire fuori dal tunnel della disperazione!
Credo che ogni persona al mondo possa dire con precisione cosa stava facendo quell'11 settembre, io uscivo dalla cattedrale di Santiago di Compostela, ero in ferie in Spagna, facevo le mie riflessioni sul fatto che i pellegrini fin dai tempi antichi andavano a piedi per migliaia di chilometri per arrivare fino a lì seguendo la loro fede, e mi ha chiamato mia sorella per dirmelo, non ci potevo credere...
Heidi
quanto te lo sei sudata il tuo Poggio! Io sarei finita al reparto psichiatrico per crollo di nervi!!! Avete avuto coraggio e tenacia da vendere! B R A V I I I I I I !!!!!! (Hey,mio marito è diventato un tuo fan, continuava a chiedermi se avevi postato la 3a puntata!) :-D
RispondiEliminabaci
Erica
Oh, finalmente ho un minuto per leggere la continuazione del romanzo... ma come, non è ancora finitoooooooooooo??? Nooooooooooo mi tocca aspettareeeeeeeeeeeeeee...
RispondiEliminaAdovvvo il calidarium!!
RispondiEliminaMa anche SalviaMessner è strepitosa lassù! Attendo anch'io la 4° puntata..
Che bello questo racconto, bello come quelli precedenti, e non vedo l'ora di leggere il seguito. Caspita però, che fatica...
RispondiEliminaSono arrivata nel tuo blog grazie al tuo fantastico Candy...e ho iniziato a leggere "le storie" stupende che racconti...anche questa l'ho letta tutta d'un fianto e arrivata alla fine ero come una bimba a cui si dice "basta, ora devi dormire, domani leggiamo cosa succede alla principessa!!"
RispondiEliminaSto finendo di ristrutturare casa anche io..noi per fortuna abbiamo incontrato subito l'impresa di un indiano...fantastico!
tornerò presto per leggere le tue nuove avventure!! :)
Elisa
Ecco dove mi trascinerai il 7 Aprile,cara la mia Dani,o Salvietta,come ti chiaman tutte da queste parti!!! E ci sei pure in foto a fà la discreta;)))
RispondiEliminaInteressante questo giretto a ritroso che mi sto facendo...ci son pure la Tatti e la Barby...uau...nei secoli fedeli!!!
;))) Lietina