lunedì 12 ottobre 2009

Il cantiere abitato

Il cantiere abitato è il nome che  ho dato alla nostra casa: ci sono voluti due anni di lavori per trasformarla, dal rudere di fienile che avevamo acquistato, ad un qualcosa che assomigliasse vagamente ad un luogo dove abitare. Due anni di sbattimento totale perchè nel frattempo abitavamo in centro a Firenze (mentre la casa si trova in collina), ed ogni giorno venivamo sul cantiere. Conseguentemente,  quando la casa è stata appena appena abitabile,  ci siamo immediatamente trasferiti. 



Questo voleva dire una casa senza una porta interna (si, neppure nei bagni!), e che per andare a stendere il bucato dovevo mettere le scarpe da montagna!... Per non parlare dell'arredamento,  costituito prevalentemente non da generiche cassette della frutta, ma da quelle robustissime da banane!
Negli anni a seguire è stato un continuo work in progress, sia fuori che all'interno. Praticamente ogni anno, ogni volta che raggranellavamo un pò di coraggio, un pò di energia e un bel pò di eurini, partivamo per un nuovo progetto.
Ancora siamo lontani da poter dire di essere a posto, ma già ci siamo lanciati nella "ristrutturazione della ristrutturazione": non siamo mai stati soddisfatti di come avevamo tagliato lo studio di mio marito. ed avevamo anche l'esigenza di dividerlo dalla stanza di sotto,  che è  più vissuta della casa (TV, compiti, stiro e cucito etc). 
 

 

Quindi, ecco di nuovo i muratori in casa, e polvere, e calcinacci. e tanto tanto da fare: adesso è così
i muratori sono andati, i calcinacci anche,  tocca a noi rimboccarci nuovamente le maniche e ..... uff!

1 commento:

  1. ...provo a "vendertela"......vuoi mettere la soddisfazione?????
    ^_^
    Tatti

    RispondiElimina

Ermetici o lunghissimi, adoro i vostri commenti e cerco di rispondere a tutti!

Related Posts with Thumbnails