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C'è voluta una cena.
C'è voluta una cena, un mesetto fa, tra ex compagni delle elementari della mia Jr.
Ad accompagnarli, solo il papà di Filippo ed io.
Essendo gli unici adulti, abbiamo avuto agio di parlare con calma dopo che non ci vedevamo da 3 anni, ed ho saputo che Pippo solo in 1a media è stato diagnosticato dislessico. Rimango abbastanza allibita, ma tutta la classe non fece gli appositi tests in 2a elementare?
Si, mi risponde il papà, ma quei tests hanno un livello tale che spesso risultano positivi solo i casi assolutamente estremi, quelli per i quali il test è persino superfluo.
Ma se ne è accorta una professoressa?, cerco di approfondire io, ancora fiduciosa nell'attenzione e nella competenza dell'apparato insegnante.
Macchè, li ha voluti fare Filippo dopo che ha conosciuto un ragazzino dislessico e gli ha riconosciuto le stesse problematiche che lui ha da sempre.
Il tarlo ormai era inoculato.
Ne ho parlato con Claudia.
Si mamma, io credo che potrei esserlo, non capisco quello che leggo quando leggo ad alta voce, mi impappino, a volte mi pare che le lettere mi si spostino davanti agli occhi.
Sono tutt'altro che convinta, ma voglio togliermi di testa questo tarlaccio che rode, e quindi inizio a chiedere, ad informarmi, a smuovere.
Individuati finalmente gli uffici preposti della nostra ASL di appartenenza, la neuropsicologa infantile che se ne occupa dopo una serie di domande mi dice che i tempi di attesa per i tests sono comunque lunghi, almeno due mesi.
Ma di tempo se ne è già perso anche troppo, siamo alle soglie del liceo e quindi continuo ad informarmi, e riesco a sapere che può farli privatamente anche una psicologa che collabora con la scuola di Claudia, che già conosciamo e della quale sia Claudia che io abbiamo la massima stima.
La farò breve, anche perchè il solo scriverne mi muove una rabbia assassina: venerdì Claudia ha fatto l'ultimo test, ed è risultata pienamente dislessica.
Solo adesso, a pochi mesi dal suo ingresso al liceo, ne siamo finalmente tutti consapevoli.
Questo perchè io ho deciso di partecipare ad una pizza tra ex compagni delle elementari, e l'unico altro genitore era il padre di un ragazzo dislessico autodiagnosticatosi, e perchè per una volta, una sola volta della mia vita, invece che come mio solito buttarmi tutto alle spalle e dimenticarmene il giorno dopo, qualcosa mi ha spinto ad andare a fondo.
Perchè io son sempre stata convinta che se ci fosse stato un problema del genere gli insegnanti di mia figlia avrebbero avuto la competenza per accorgersene o almeno per averne un vago dubbio e trasmettermelo, invece di ripetermi per 5 anni di elementari e 3 di medie 'è distratta, non si impegna, ha la testa nelle nuvole, non rende come potrebbe'.
La testa nelle nuvole la hanno loro, ed io in questo momento vorrei avere tra le mani la testaccia di diverse diverse persone.
Niente restituirà a mia figlia il prezioso tempo perduto nell'attivazione di modalità e strategie che da adesso le saranno d'aiuto.
Niente la compenserà delle umiliazioni, dei rimbotti, delle urla e delle punizioni là dove avrebbe invece dovuto esserci supporto e comprensione.
Mi costa molto scriverne, ma tutte dovete sapere che per un'ipotesi di dislessia evidentemente non possiamo fare affidamento nè sui test che vengono fatti a scuola nè sulla competenza di molti insegnanti, e di certo se ce ne sono che mi leggono adesso mi attaccheranno in massa.
A molti, troppi ragazzi adesso viene diagnosticata solo alle medie, perdendo anni importantissimi: la dislessia non è una malattia ma un disturbo dell'apprendimento che, se precocemente individuato, minori problemi darà al ragazzo nel suo percorso scolastico e di vita.
Se i vostri bimbi vi paiono aver problemi di apprendimento, se alla loro intelligenza non corrisponde un adeguato rendimento scolastico, se vi sembrano immaturi, svogliati, poco interessati, svagati distratti e chi più ne ha più ne metta, non dico di correre dal neuropsicologo infantile, ma ponetevi un ragionevole dubbio.
Ma non limitatevi a condividerlo con maestre e professoresse: a noi è sempre stato risposto che era solo distratta.
Ed è stato così che Claudia ha ingiustamente sofferto da sola per 7 anni.
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domenica 18 marzo 2012
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Capisco la rabbia ma non tutti gli insegnanti sono uguali...mi ritengo attenta e pronta ad aiutare e tante volte a risolvere problemi, con solo 2 ore settimanali in classe,che nemmeno un genitore riesce a vedere...collaborazione insegnanti genitori...buona domenica
RispondiEliminaCiao Daniela,
RispondiEliminaè veramente sconcertante questa vicenda...
Mi sembra incredibile che solo al termine
della scuola media si possa scoprire
un disturbo del genere.
Grazie per aver condiviso questo problema
perchè potrebbe essere utile ad altri genitori.
Vi faccio tanti in bocca al lupo.
Ti seguo sempre, ma commento poco...
Un abbraccio a te e a Claudia.
Saluti
Elisa
Ciao, mi chiamo Barbara e sono una maestra di scuola elementare di sostegno. Capisco la tua rabbia, ma purtroppo non tutte le insegnanti sono capaci di riconoscere questo problema perché ci sono dei corsi appositi per riconoscere questo disturbo. Proprio in questi giorni dovremmo proprio partecipare ad un corso specifico. Comunque in seconda elementare alcune scuole, in collaborazione con degli specialisti, vengono somministrati dei test proprio per diagnosticare in tempo questo tipo di disturbo dell'apprendimento. Mi dispiace troppo che non se ne siano accorti in tempo. Spero che tutto si risolva in tempi brevi. Una buona domenica.
RispondiEliminaCarissima...Questa storia avrei potuto scriverla io per mia figlia che è in seconda media. Con la differenza che è stata la professoressa di italiano delle medie a chiederci se volevamo farle fare i test per toglierci ogni dubbio! C'è voluto quasi un anno per aver la risposta con la ASL ma adesso ci siamo e abbiamo avuto la fortuna che, sempre questa prof. di italiano, abbia già iniziato dalla seconda media a trattare mia figlia come i compagni dislessici e dandole un po' di quella autostima che in tutti questi anni aveva perso completamente, oltre alla voglia di studiare e al piacere della scuola che chissà se riacquisterà...
RispondiEliminaAlle elementari le abbiamo sempre dato tutti della lazzarona! Quante sgridate che si è presa...Adesso chissà...Oltre ai sensi di colpa (miei) perché non ho mai insistito con le insegnanti per fare questi test c'è la sua situazione che non è drammatica, perché la dislessia è comunque lieve ma quanto tempo perso!
Adesso abbiamo preso una persona che la sta aiutando a studiare e a cercare il metodo giusto per lei perché con me era diventato impossibile lavorare...I risultati si vedono già dopo un paio di settimane.
Da quando in matematica ha avuto la calcolatrice è passata dal 3 al 7. Abbiamo perso molto/troppo tempo ma sono fiduciosa che ci sia ancora speranza, che il suo rapporto con la scuola/lo studio possa migliorare!
Lo stesso auguro a tua figlia che riesca ad affrontare il liceo nel migliore dei modi. Un abbraccio a tutte e due!
Un abbraccio di solidarietà per questo dispiacere che ti sei trovata tra capo e collo...e quel qualcosa che ti ha spinto altro non era che fiuto di mamma...e anche se dispiace un po'...meglio tardi che mai,adesso la tua bimba potrà affrontare le cose con la consapevolezza giusta! ciao Lieta
RispondiEliminaGuarda, siamo sulla stessa barca. Anche mia figlia Marta adesso farà i test, ma è stata una iniziativa nostra, nessun insegnante ci ha spinti a farlo!!! Anche con noi ci hanno sempre detto: distratta, scarsa memoria, pigra... ecc... ecc... La spinta è arrivata dalla mamma del morosetto di mia figlia che è un compagno di classe ed è dislessico. Perchè non provi a fare i test?, mi ha detto, così ti togli ogni dubbio!!!
RispondiEliminaMa perchè questi test non li fanno di routine alle elementari, visto che la dislessia tutto sommato è tanto diffusa? Si spendono un sacco di soldi per fare cose perfettamente inutili, quando potrebbero facilitare l'iter scolastico di molti bambini e ragazzi.
Aspettiamo la chiamata per fare il test... Vedremo poi se Marta è davvero tanto pigra o ha solo bisogno di un diverso approccio pedagocico!!!!
Un bacio
Francesca
quando si dice il sesto senso materno.niente e nessuno ti pùò fermare quando senti con forza che qualcosa non và,nella sfortuna di quello che è successo a tua figlia,allo stesso tempo ha avuto fortuna nell'avere una mamma attenta, perchè almeno grazie a lei e non alle istituzioni potrà affrontare questo problema più serenamente e contare sempre sulla sua mamma che ha saputo capirla e ora saprà anche che non è più sola!an abbraccio forte forte lory
RispondiEliminapovera Claudia, non pensavo fosse possibile non accorgersene! il figlio di amici dei miei invece è disgrafico. Fà sempre un sacco di test all'ospedale per non so bene cosa
RispondiEliminaTi scrivo via mail...meglio :-)
RispondiEliminae°*°
Ciao mi chiamo Stefania e sono la mamma di un ragazzo dislessico di 22 anni.Ci vorrebbe un'intera vita per descrivere le umiliazioni e le frustrazioni che mio figlio ha dovuto subire da parte degli insegnanti (pur avendo diagnosticato la sua dislessia in seconda elementare!)Le insegnanti si sono persino permesse di fare loro la diagnosi dicendo che quella fatta dall'allora Cras era sbagliata! Abbiamo sofferto come cani anche noi genitori anche perche' la dislessiadi mio figlio e' in forma severa (tutt'ora conosce l'orologio solo nelle 12 ore) in bocca al lupo
RispondiEliminaCara Daniela, mi dispiace per te, per Claudia, per la frustrazione di entrambe durante tutto questo tempo perso. Speriamo che da adesso le cose cambino, che la scuola faccia finalmente il suo dovere. Te lo auguro di cuore. Sii forte, per tutte e due. Un abbraccio - Annamaria
RispondiEliminaNon so che dirti, se non ringraziarti per non aver lavato i panni al chiuso della tua casina. Grazie per aver condiviso la tua esperienza e per aver inondato le nostre orecchie con le tue pulci. In bocca al lupo a tutta la famiglia.
RispondiEliminaCiao Daniela,
RispondiEliminami spiace molto del'esperienza non positiva che hai dovuto affrontare.
Io sono un'insegnante di scuola dell'infanzia e ti devo dire che noi insegnanti non siamo professionalmente preparate ad cogliere quei segnali che diagnosticherebbero una dislessia.
Ma recentemente la nostra scuola è impegnata all'approfondimento delle linee guida emanate dal ministero sulle DSA (difficoltà specifiche dell'apprendimento? per aiutare noi insegnanti a cogliere in tempo ed aiutare i bimbi in difficoltà.
La dislessia come gli altre difficoltà di apprendimento sono meglio diagnosticate dalla seconda elementare, ma alcuni segnali si possono notare anche nella scuola dell'infanzia.
Con questo lavoro di ricerca e azione che stiamo svolgendo nel nostro circolo, ma so che tutte le scuole si stanno muovendo, speriamo di evitare gli errori fatti su tanti bimbi....
un abbraccio
Roberta
Questo è un post, dove un semplice commento non può certo bastare..
RispondiEliminaUltimamente si sente molto parlare di questo disturbo, ho letto di diversi casi, forse si comincia a prendere coscienza di qualcosa che prima si ignorava o si confondeva...Grazie per averlo condiviso qui, chissà che non possa essere d'aiuto ad altre persone.
Capisco perfettamente la tua rabbia..ce l'ho anche io ora, dopo aver letto il post...D'altronde, la croce, più che agli insegnanti andrebbe data allo STATO, che nulla, assolutamente nulla, fa per questi nostri ragazzi e per le loro famiglie...
L'amarezza è li, nel sentirsi "cittadini trasparenti"
Un abbraccio forte..
Ros
Ciao sono Catia, mamma di Matilde che ha nove anni.
RispondiEliminaLa tua vicenda purtroppo non aggiunge nulla di nuovo a tutto ciò che ho letto, sentito, studiato da settembre, mese in cui abbiamo ricevuto la diagnosi di D.S.A ad oggi.
"Ha la testa tra le nuvole, è distratta, è pigra" sono frasi che ci siamo sentiti dire anche noi. Ma noi non eravamo affatto convinti! L'iniziativa per i test l'abbiamo presa noi e siamo arrivati fino in fondo. Rimane l'amaro in bocca della tanta fatica fatta finora e che poteva essere evitata.
Vieni a trovarci sul nostro blog. La condivisione in questi casi è di estrema importanza.
Dani,sto piangendo...quindi ci sentiamo va mail...comunque un grande grazie!
RispondiEliminaDani, un bacione forte a te e alla tua Claudia! Sei stata una grande per aver seguito il tuo istinto e aver indagato!!
RispondiEliminaCredo che uno dei problemi principali sia la relativa ignoranza che ancora c'è in materia, sia tra gli insegnanti che tra i genitori.
RispondiEliminaMi ci metto io per prima! Solo da adulta, parlando con persone che hanno avuto fratelli/figli dislessici, ho iniziato a pensare di avere anch'io un problema simile, anche se lieve (infatti il mio percorso scolastico non ne ha mai risentito). A volte mi viene voglia di andare più a fondo per capire se è vero, ma ci credi che non saprei nemmeno a chi rivolgermi, essendo adulta? ;)
Immagino la frustrazione e la delusione per aver perso tanto tempo, ma l'importante è che adesso abbiate la diagnosi e sappiate cosa fare!
Daniela ... non ho parole!
RispondiEliminaTi ammiro moltissimo...
Un abbraccione
Donata
Sorellina mia, sono rimasta troppo male, e come te sono invasa da un'attacco di RABBIA feroce.
RispondiEliminaMi dispiace moltissimo per Claudia, soprattutto per il troppo tempo che è passato e nel quale non ha potuto essere aiutata come avrebbe meritato. Mi dispiace moltissimo per te, per il tuo dolore e per il doverti ancora una volta rimboccare le maniche, perché credo che toccherà essenzialmente a te. Mi dispiace moltissimo per il nostro paese, per la nostra scuola che veniva considerata un fiore all'occhiello e che adesso sempre più mi accorgo di quanto invece stia naufragando.
Ti abbraccio, vi abbraccio.
Dani, vi sono vicina...sei stata magnifica a condividere questa situazione con tutti noi, oltre ad aprire gli occhi a tutti su problematiche che sono taciute universalmente ( e invece se ne dovrebbe parlare, la conoscenza porta al discernimento!) potrai essere di aiuto a qualche genitore che sospetta qualcosa ma non sa da che parte incominciare...Un bacione enorme a Claudia! E tu non ti sentire in colpa, sei una mamma fantastica e tua figlia SA che può contare sempre su di te! E sul tuo intuito di Mamma!
RispondiEliminaVi abbraccio forte
Cinzia
Ok, brava. Quale genitore non vorrebbe tornare indietro e fare da capo con qualche episodio riguardo ai figli? Partiamo da qui,e va bene, va bene. Ripeto, sei stata brava.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutt'e due.
Tesoro potrei solo aggiungere altre storie a quelle che già ti hanno raccontato.
RispondiEliminaMolto credo dipenda dalla preparazione e dalla sensibilità degli insegnanti.
Tu sei una gran mamma, attenta e perseverante.
E Claudia si renderà forte di questo.
Sei stata brava a parlarne qui, potrai indirettamente aiutare altre persone
RispondiEliminaSono sicura che con la tua famiglia affronterete questa sfida con successo! un bacio
Vorrei spezzare una lancia a favore della categoria degli insegnanti... la diagnosi di un disturbo dell'apprendimento non è facile da fare, soprattutto se non si è preparati a farlo... è vero, fanno dei corsi specifici, ma a volte sono tenuti da persone che non ne sanno una mazza (ma che vengono profumatamente pagate per farli) e spesso i metodi di prevenzione/contrasto che vengono suggeriti cambiano da corso a corso. Mia mamma (che è insegnante) tempo fa era furiosa perchè qualche anno fa le hanno fatto un corso dicendo che per i dislessici il miglior modo di imparare a leggere era quello globale (imparando cioè le parole intere), adesso, in un altro corso, le hanno detto invece che quel metodo era deleterio e che è meglio imparare lettera per lettera. E lo stesso vale sui benefici/danni dell'uso della calcolatrice...
RispondiEliminaDetto questo, mi dispiace molto per tua figlia... l'importante però secondo me è che non la prenda come "una malattia invalidante" ma semplicemente come il bisogno di un "cambio di metodo di studio"... ovviamente dipende dal carattere, ma non sempre avere dei programmi differenziati serve... a volte fa più danni questo, per l'autostima, che ottenere un sei o un sette, con fatica, ma sugli stessi compiti di tutti gli altri... (come ho detto però, questa è una cosa assolutamente soggettiva, che dipende dal carattere del bambino; ad esempio per mio cugino, che è dislessico, è così!)
baci a tutte e due!!!
che dire...non sono mamma ma posso immaginare la frustrazione e il dispiacere...ti mando un abbraccio grande se può servire... e un sorriso gigante :D
RispondiEliminaCiao Dani...
RispondiEliminaAnche io ti scrivo via mail! Un abbraccio. NI
Grazie per aver condiviso la tua esperienza e rabbia con noi!
RispondiEliminaIl nostro Paese invece di combattere la superficialità e la poca professionalità (non soltanto nella scuola)continua a fare tagli...
Si parla di prevenzione e poi, davanti ai problemi, ci si ritrova sempre soli!!!
Sei stata un'attenta mamma, un abbraccio a te e a Claudia!!!
Tiziana
Forza Dani, immagino che sia stato un brutto colpo....soprattutto capisco il dispiacere di guardarsi indietro e vedere quante volte si e' punito e sgridato...ci fa sentire malissimo, ma non potevi sapere della dislessia.... Sei una mamma grandissima e ora la tua determinazione sara' un grande aiuto anche per Claudia! Non pensare piu' a quel che e' stato, ormai non si puo' cambiare.... ora vai avanti. Grazie per aver condiviso questa situazione che puo' essere utile a tanti!
RispondiEliminaUn bacione!
Paola
Cara Dani, come mamma posso capire la tua frustrazione e la tua rabbia.
RispondiEliminaHo sentito parlare spesso di dislessia, ma non la conoscevo bene....mi hai aperto gli occhi!
Grazie per avere condiviso con noi questo tuo problema.
Un abbraccio forte
Erica
Dani non ho parole. Avevo il sentore che qualcosa non andasse, ho provato a chiamarti diverse volte la sett. scorsa e non mi hai risposto e non è da te... ma non immaginavo una cosa così!
RispondiEliminaPreparatevi a un percorso lungo e faticoso ma Claudia è una ragazzina in gamba e intelligente e ne uscirete a testa alta.Abbiate fiducia, in voi, in lei.
La rabbia c'è, e immagino quanto forte sia. E te lo dico perchè sto vivendo da vicino una situazione che mi fa pensare che nella scuola ci sia gente che ha sbagliato mestiere!
Intanto vi abbraccio, niente sensi di colpa per quello che è stato, grinta e coraggio per guardare avanti. Avete tutte le carte per vincere questa partita! E tu sei una mamma fantastica!
Un bacio grande e il mio numero ce l'hai!
Fede
La scuola,il corpo insegnante purtroppo sono così inscatolati nei loro schemi che non vanno oltre,l'insegnare a pappagallo cose che nemmeno loro conoscono ,vuoi mettere prestare attenzione al singolo individuo "bambino"?
RispondiEliminaMi spiace tanto ,non per la dislessia in se che ci si convive ,ma per tempo perso,le paure e la solitudine con cui l'han affrontata Claudia,Filippo ed altri ragazzi.
Appena ho iniziato a leggerti ho capito il tuo stato. La mia nipotina è dislessica. Sia nelle parole che nei numeri. Alle elementari e precisamente in seconda, la maestra si è accorta delle sue difficoltà. E' iniziato subito il percorso, psicologa, logopedista. Alle medie ha sofferto e non poco, nonstante avesse il certificato della Usl, i professori non l'hanno aiutata molto......ho poca voglia, non si impegna.......uno schifo. Adesso è in seconda superiore, liceo Artistico, va benino ed è contenta, tantissime ripetizioni per matematica ed italiano. Mia sorella in queste anni si è fatta un mazzo che non ti dico.........è in gamba........ma anche tu lo sei......se solo immaginavo, l'altro sabato ti potevo far sentire meno sola!
RispondiEliminaUn abbraccio
Angela
immagino che la dislessia esista da sempre, ma solo da qualche anno sia diagnosticata come "malattia". e immagino di essere dislessica anch'io. ma ho 38 anni e ai miei tempi, se eri svogliata , eri svogliata. se non studiavi bene era colpa tua ecc ecc ecc. ai miei tempi nessuno si sarebbe immaginato che magari esisteva un disturbo dell'apprendimento (e sì che gli insegnanti di sostegno esistevano anche ai miei tempi). comunque grazie, adesso ho capito che forse ero/sono dislessica...e magari, come dici tu, mi sarei risparmiata tante sgridate. ma ormai è fatta. auguri x claudia. ciao marta
RispondiEliminaPurtroppo, come tante troppe cose in Italia, si conosce ancora molto poco questo problema. Solo negli ultimi anni si è iniziato a "diffonderlo" e a fare qualcosa e gli insegnanti sono davvero molto molto impreparati sia a riconoscerlo che ad affrontarlo (a differenza di altri stati dove è obbligo fare corsi per la diagnosi precoce). Con il Mostrillo abbiamo iniziato in terza elementare a fare i controlli, effettivamente la maestra d'italiano aveva avuto qualche dubbio (la sua è una forma molto leggera e riguarda prevalentemente la lingua italiana) ma pur avendo avuto "l'occhio lungo" non ha cmq saputo gestire bene la situazione, infatti ancora adesso davanti ad un testo, un riassunto, uno svolgimento ci sono puntualmente momenti di panico e crisi (dovuti ad una certa rigidità e "pretesa" da parte di quell'insegnante). Per fortuna alle media ha trovato una profesoressa d'italiano (ma anche gli altri) che cerca in tutti i modi di aiutarlo (e c'è una costante comunicazione scuola/famiglia) e soprattutto, cosa importantissima per lui e per la sua autostima, ha la possibilità durante le verifiche di avere tempi più lunghi di elaborazione (oppure i prof eliminano una parte del compito). Lui è molto orgoglioso, ma anche in classe con i compagni c'è un bel gruppo perciò c'è sempre chi controlla che i compiti per casa siano stati scritti tutti e nessuno ride o ha qualcosa da ridire quando legge a voce alta. Poi ha un'alta media in matematica e nelle materie scientifiche (che adora!) e una memoria davvero di ferro e questo è un toccasana per farlo sentire "adeguato". Insomma, ci stiamo lavorando con fatica e determinazione, ma di anno in anno i risultati si vedono, di certo ci vuole tanta tanta pazienza da parte di tutti...
RispondiEliminacapisco benissimo la tua rabbia, la prof. di mio figlio ci ha consigliato da poco di fare i test, lui frequenta la seconda media. Quello che mi rode è il fatto che mi abbiano dato l'appuntamento a settembre, e che altrimenti bisogna decidere di pagare, pagare, pagare, per togliersi il dubbio e il pensiero. A te la mia solidarietà, in bocca al lupo. Ciao Laura
RispondiEliminaho saltato a piè pari tutti i commenti.
RispondiEliminaho troppa fretta di dirti che anche mio figlio è stato "trattato" osì!
ingiustamente - bollato - come FANNULLONE, NN HA VOGLIA DI STUDIARE , NN SI IMPEGNA dalle elementari fino alla prima superiore!!
anche se aveva fatto i test alla asl già dalla prima elementare e poi lo riportato alle medie perchè ERA IMPOSSIBILE che rendesse così poco a scuola NONOSTANTE tutto il suo impegno e il mio.
nn oso pensare a quante frustrazioni e angosce ha passato mio figlio, che purtroppo hanno inciso nel carattere.
schivo, timido, insicuro.
nn sai quanto ho pianto per la rabbia che ho avuto, quando poi del personale di un'altro centro mia ha detto (in pria superiore) ma signora, perchè nn gli ha fato fare i test prima?? nn si è accorto nessun professore di questo problema???
e a pensarci, anche se adesso ha ventitre anni, mi vengono le lacrime agli occhi.
penso: avrei potuto insistere di più, avrei dovuto dargli più retta quando si lamentava che nn capiva quello che leggeva, tutti i mal di testa che ha avuto...
quindi, ti capisco.
stai vicino a tua figlia e incoraggiala sempre.
purtroppo nelle scuole, anche se sanno della dislessia, i prof nn ne tengono conto. (te lo posso assicurare) ma tu battiti per i diritti di tua figlia, è l'unico modo per aiutarla.
ciao
graziella
Condivido la tua rabbia, nei confronti delle istituzioni (e non solo).
RispondiEliminaClaudia è una ragazza molto intelligente, e anche se nessuno potrà ripagarla del tempo perduto, con questa nuova consapevolezza saprà affrontare brillantemente ciò che la vita le proporrà.
Anche perchè ha te come mamma.
Ora come ora, vorrei poterti far sparire quella rabbia. Tutta.
Tatti
Conosco molto bene questo problema, passata la rabbia (che probabilmente non passerà mai del tutto) ora ti toccherà andare molto a fondo. Della dislessia si dicono moltissime cavolate (ancora) e non tutti ne sanno abbastanza. Quindi armati di santa pazienza e in bocca al lupo. Da parte mia sono contenta che Claudia, almeno da ora, abbia la chance di ripartire e di farlo al meglio. Un abbraccio
RispondiEliminaLa tua rabbia e' comprensibile, grazie di aver condiviso con noi questo tema.
RispondiEliminacarissima, mi è venuta anche a me rabbia, ma come è possibile tanta superficialità? se fosse stata un pò vivace avrebbero chiamato decine di esperti parchè poverine maestre e professori, scolari vivaci impegnano trppo, mentre i dislettici buoni buoni gli mettono una bella etichetta "svogliati" e tirano dritto, hai tutta la mia comprensione.
RispondiEliminaPs scolari vivaci 9 volte su dieci sono un po' più intelligenti della media, ma agl'insegnati non piacciono perchè sono impegnativi Gio
Ma noooo... Non ci posso credere! Oh, povera Claudia... E ci credo che sei arrabbiata, ma tua figlia dovrebbe esserlo più di te, chissà quante volte è stata ripresa o sgridata perchè sembrava distratta!
RispondiEliminaMa come dice Tatti, Claudia è molto intelligente e matura, ora che ne è consapevole saprà destreggiarsi bene e starà sicuramente al passo!
Vi abbraccio entrambe, siete sempre nel mio cuore, ora ancor di più!
Ti immagino li, mentre leggi questi commenti, la rabbia, tanta, per non aver capito prima, ma quando il problema si conosce lo si può affrontare, combattere e vincerlo...ci hai sempre descritto una Claudia speciale, la tua Claudia che nessuna dislessia cambierà, tua figlia è stata, è, e sarà sempre la tua Claudia...allegra, solare intelligente talmente in gamba sono sicura che avrà tutte le capacità per reagire a questo problema...con la forza che solo una "ragazza" può avere e con l'aiuto di una supermamma pronta per lei a qualsiasi cosa, affronta tutto questo con il sorriso sulle labbra, ha testa alta, vedrai che lei ti seguirà...
RispondiEliminaSalve a tutti e grazie alla padrona di casa per l’ospitalità. E’ la prima volta che commento qui, ma l’ho già fatto in altri blog. Due parole a proposito degli insegnanti, categoria a cui appartengo. Ci sono gli incompetenti. Non si discute. E ci sono quelli che fanno il loro 100 % a prescindere. A prescindere dalle difficoltà quotidiane, che poco si comprendono, fuori dalle classi. Ho una media di 26 alunni per classe e insegno in 6 classi. Moltiplicate. Voi avrete un numero, io invece ho 156 persone (i miei allievi sono PERSONE) tutte diverse fra loro. Ci sono, tra questi 156, alcuni le cui fragilità hanno un nome perché sta scritto su una certificazione, ma, ancora una volta ognuno di loro ha una sua specifica individualità e delle potenzialità proprie. E provate voi a far uscire per bene al cento per cento le individualità di qualcuno, in una classe di 26 persone in 55 minuti scarsi. Ci sono poi coloro i quali hanno problemi che nessuna certificazione può certificare e che riversano nella scuola, nel loro rendimento scolastico, tutta la rabbia causata da questi problemi che nessuno strumento compensativo o dispensativo può aiutare a superare.
RispondiEliminaE poi ci sono le famiglie, con le loro aspettative, le loro ansie, a volte le loro assenze.
E poi ci sono io. L’insegnante.
Chiedo venia: prendetevela pure con chi non fa bene questo mestiere, perché far male questo lavoro è quasi un atto criminale, ma per favore, niente etichette generiche ad alunni, genitori o insegnanti.
Monica
cara Salvietta, questo post mi colpisce nnel mio io personale, dopo una lieve ischemia, mi sono ritrovata a 35 anni con dei problemi della parola, e ora anche io soffro di dislessia, il mio problema è con alcune lettere, ma sopratutto con i numeri...li inverto, li salto...insomma ora mi ritrovo ad avere ansia quando mi trovo a fare dei conti,senza parlare del disagio che ho davanti hai miei clienti...non tutti capiscono il mio problema, sono stata rimproverata spesso perchè per gli altri sono distratta...
RispondiEliminasono stata in cura da una psicologa a pagamento, perchè altrimenti sarei peggio di adesso, i tempi d'attesa erano troppo lunghi e le sedute pure...a pagamento ci sono andata tutte le settimane... mi vergogno del mio problema tanto da aver più volte sentito il bisogno di mollare tutto... capisco il mal essere di un dislessico!
un consiglio fate fare una visita hai vostri figli già nei primi anni delle elementari...
il mio problema è nato a tarda età, per una cosa non prevista... il disagio per me è forte...e difficilmente ne parlo! un bacio Dani da un amica! Valeria
Ciao Tesoro, avendo due figli e non pochi problemi non posso fare altro che accogliere la tua rabbia, capirla condividerla dal più profondo del mio cuore. Posso solo dirti che sei stata brava: brava a cogliere il problema al di là delle spiegazioni superficiali e al di là della rigidità con cui purtroppo affrontiamo le difficoltà che i figli incontrano a scuola a volte per paura di essere troppo "lasse" nel nostro mestiere di mamma. Ti abbraccio forte e abbraccio forte anche la tua piccola. Eli.
RispondiEliminasono senza parole... mi spiace tantissimo... per il tempo perduto, per la noncuranza.... un abbraccio!
RispondiEliminaCiao daniela, ne abbiamo già parlato, ricordi? In questa sede ti voglio ribadire invece che qui, PROVINCIA LENTA, ARROGANTE E STOLTA (FR), i test sono stati eseguiti in seconda elementare e coordinati dal dipartimento di disabilità linguistiche della asl provinciale, e ti posso dire che al mio figlio figlio cadetto sono state evidenziate delle difficoltà linguistiche, poi risolte, ma perfettamente in linea con i etst che io avevo fatto fare in precedenza. Tra le altre cose, già le maestre dell'asilo, ripeto asilo, mi avevano segnalato dei ritardi da approfondire con personale specializzato. Andando avanti con psicologi e logopedisti infatti, per fortuna, non solo abbiamo escluso questa patologia (la dislessia non è una patologia ma una sorta di malfunzionamento), ma risolto anche i problemi effettivi che riguardavano il figliolo. Cosa dire? Personale competente? Personale veramente interessato? Madri di famiglia e non solo professionisti?
RispondiEliminaUna pisccola isola felice nell'infelice mare magnum sanitario nazionale e provinciale? Non voglio pensare al fatto che, balbettando io da piccola, ho controllato meglio i miei pargoli, sarebbe una giustificazione assolutamente inefficace, ribabendo sempre il fatto che il primo avviso mi è arrivato semplicemente da una maestra di un asilo pubblico, anche anziana e che certamente non aveva seguito dei corsi, ma che solo a livello empirico mi segnalava un problema da indagare a fondo. Poi magari sono stat fortunata perchè ho incontrato le persone giuste, e sempre a livello pubblico. non capisco come mai, in una provincia, certamente più all'avanguardia della mia, possano esserci queste lacune!
Cara Dany ho letto il tuo post, mi sento sulla pelle di mamma tutta la tua rabbia e ti auguro che ora Claudia recuperi in fretta tecniche di apprendimento e soprattutto fiducia in se stessa e serenità
RispondiEliminaManu
Salvietta cara sei stata davvero brava a tirar fuori tutta la tua rabbia e permetti anche alla tua Claudia di farlo per non essere stata capita in questi anni!! Ora ha bisogno del vostro appoggio e del vostro aiuto perché di ausili ce ne sono tanti ma non sempre vengono accettati... ;o((
RispondiEliminaMagari ti scrivo in privato!!
Un bacione e un abbraccio
Elisa
ti capisco, ma non mi stupisco...
RispondiEliminasfogate tutta la rabbia e poi ripartite ...con calma...ne siete capaci.
forza!!!!
Dani ti capisco!!!! Riparti insieme a lei e sarete le più forti!!!!!!
RispondiEliminaCiao Dani, ti ho inviato l'"invito ufficiale" al Best Creative Blog of the Week" award.
RispondiEliminaScusami per il ritardo. Ciao!
Che rabbia una situazione del genere! So cosa provate, ho subito qualcosa di simile ai tempi della scuola, poi per fortuna la vita ti da la possibilità di riscattarti, ma che fatica...
RispondiEliminaUn abbraccio di incoraggiamento a te ed alla tua Claudia!!!!!!
Natalia
Con l'esperienza acquisita fino ad ora, 3 figli, ormai grandi, sono sempre più convinta che, gli insegnanti, dovrebbero passare dal plotone di esecuzione.
RispondiEliminaSto scherzando, ovviamente, ma non troppo!!!!!!
Figurati che, alle superiori, il primo giorno di scuola, un professore, chiedeva a tutti gli alunni cosa facessero i genitori. E' molto importante sapere a chi sono figli, gli alunni!!!!!
Quanto ti capisco!!!! La mia, di rabbia, non si è ancora sopita. Quando sento queste cose ti viene davvero voglia di mandarli tutti a casa.
Vai avanti, per tua figlia.
Un abbraccio consolatorio, Gìo.
Purtroppo la scuola superiore è ancora classista...
Eliminati abbraccio!!!!! ma in modo speciale il mio pensiero va alla tua cucciola!!!!baci Monica
RispondiEliminaDopo aver letto i precedenti commenti sembra che Claudia sia stata sottoposta ad indicibili torture, in realtà è da pochi anni che si parla di dislessia e sia la scuola che le famiglie non sono preparate ad affrontare questo problema, ma c'è una legge e la situazione sta rapidamente migliorando.
RispondiEliminaVolevo semplicemente far presente ai tanti commentatori disperati per "questa immane disgrazia" che il problema più serio della scuola non è la dislessia e che esistono bambini e ragazzi con problemi veramente gravi: abbandono e violenza, famiglie disgregate, disinteresse, miseria culturale e materiale e molti insegnanti (certo non tutti) si impegnano spesso molto più di tanti genitori.
Le difficoltà aiutiamo i ragazzi a crescere e non sono sempre una tragedia...genitori rilassiamoci!...
Perfettamente conscia che se nella mia famiglia ci sono tragedie - e per inciso ce ne sono- son ben altre che la dislessia di mia figlia, assolutamente d'accordo che le difficoltà (quando riconosciute come tali) aiutano a crescere, rispondo pubblicamente solo per dire che un nome, una firma, uno pseudonimo, un qualsiasi cosa che non fosse il mero anonimato avrebbe potuto essere una forma di cortese educazione.
EliminaMai il mio post aveva velleità di aver finalmente individuato il più grave dei molti problemi del nostro sistema educativo.
Ma il corpo insegnante, oltre ad additare (giustamente)il Governo ed i tagli, i tagli ed il Governo, come unica origine della debacle dell'istruzione, potrebbe qualche volta anche farsi un esame di coscienza.
Insegnanti distratti, demotivati, non impegnati, scarsamente colti. Io purtroppo nella mia relativissima esperienza ne ho trovati sin troppi. La mia rabbia affonda radici in esperienze pregresse: bimbe che passavano la ricreazione da sole a piangere, ed i genitori lo hanno saputo da una custode. Un ragazzo che istruiva dettagliatamente tutta la classe sui filmini porno (3a elementare) che vedeva a casa, e gli insegnanti lo hanno saputo da me. Pericolose attività pseudo-psichiatriche condotte senza titolo nè competenza, col risultato di disgregare un'intera classe e di gettare i più fragili nella disperazione.
E non credo nemmeno che mia figlia o io siamo state particolarmente sfortunate: a seguito di questo post sono stata contattata da una quantità di madri i cui figli sono stati diagnosticati dislessici solo alle medie ed in qualche caso persino alle superiori, ed unicamente per lo scrupolo e l'attenzione delle famiglie.
Confermo il mio pensiero: le insegnanti della scuola primaria, che hanno agio di seguire i bimbi dal loro primissimo approccio con l'alfabetizzazione e per i successivi 5 anni, non possono non avere l'attenzione e la capacità, non dico assolutamente di diagnosticare una dislessia, ma quanto meno di sollevare un ragionevole dubbio e di trasmetterlo alle famiglie. Nel mio caso, in molti casi il dubbio da parte delle famiglie c'era ed è stato invece smorzato dalle insegnanti.
Una madre mi ha scritto che leggere il mio post è stato come svegliarsi da un'incubo, e che a seguito di questo ha parlato con la pediatra e già fissato un appuntamento con il neuropsicologo per uno dei suoi figli: io con questo ho già raggiunto lo scopo di questo mio non gratuito mettere in piazza questioni personali.
Grazie.
SONO MAMMA DI TRE FIGLIE, UNA CON SOSPETTA DISLESSIA (STIAMO FACENDO ACCERTAMENTI), MA ANCHE UN'INSEGNANTE...SULLA CATEGORIA POTREI DIRNE DI TUTTI I COLORI, MA IN TUTTA ONESTA', VE L'ASSICURO, DEVO RICONOSCERE CHE GLI INCAPACI SONO VERAMENTE UNA MINORANZA, ESIGUA PER DI PIU'. SOLO CHE, COME SEMPRE, "FA PIU' RUMORE UN ALBERO CHE CADE CHE UNA FORESTA CHE CRESCE"...TROPPO SPESSO INVECE CAPITA CHE DI FRONTE A SITUAZIONI DAVVERO DISASTROSE SIANO LE FAMIGLIE AD ESSERE LATITANTI O PEGGIO COLPEVOLI. FACILE DARE LA COLPA AGLI INSEGNANTI, COSI' CI ALLEGGERIAMO UN PO' NOI DALLE RESPONSABILITA'...CAPISCO LO SFOGO MA UNA BLOGGER INTELLIGENTE E SENSIBILE COME VERDESALVIA SONO CERTA NON VOGLIA DARE IL VIA A NESSUNA CROCIATA O SIMILI! IN BOCCA AL LUPO PIUTTOSTO E L'AUGURIO DI OGNI BENE PER LE NOSTRE RAGAZZE!
RispondiEliminasono la mamma di due ragazzi dislessici,il più piccolo ha avuto la diagnosi in seconda elementare e l'altro in seconda media e mi spiace dirlo ma di tutti e due l'ho capito io perché per le insegnanti erano solo lenti e svogliati. Mi sono trovata troppe volte a discutere con le insegnanti l'ultima proprio sabato mattina con la prof che mi diceva che il problema eravamo noi perché troppo apprensivi e non certo lei che sono vent'anni che insegna.La cosa importante per i nostri figli è fargli vedere che non sono soli ad affrontare la scuola ma che noi siamo sempre lì pronti a sostenerli ed aiutarli quando si trovano davanti insegnanti che vedono nel dislessico solo un alunno che li farà lavorare di più. In bocca al lupo a tutte le mamme
RispondiEliminaHo letto il tuo lungo post con l'apprensione di una mamma che si immedesima nei problemi dell'altra. Poi ho letto (velocemente) i commenti. Ora mi chiedo: ma quanto vasto è il "problema dislessia" in Italia??
RispondiElimina:/
RispondiEliminaciao cara, sono l'anonimo che ha scritto (per distrazione) in maiuscolo...ti ho mandato il mio indirizzo e-mail per ricevere i tuoi post, anche se ti leggo da tempo. Non amo in genere scrivere sui blog e dunque, data la mia imperizia, ho dimenticato di firmarmi...sorry! Vorrei solo aggiungere che gli incompetenti, purtroppo, ci sono ovunque (dalla categoria medica a quella degli idraulici, per citarne due a caso) solo che a coloro che si occupano dei nostri figli chiediamo davvero il massimo. E' giusto, trovo che non sia una semplice occupazione, ma una vocazione e molti insegnanti la vivono come tale, considerando la mole di lavoro, mal pagata, e le condizioni nelle quali spesso ci si trova ad operare.
RispondiEliminaI limiti non sempre sono colpe...un caro saluto, Marialaura
Quanta amarezza,quanta impotenza..per anni mi sono sentita dire dalle maestre elementari che Giacomo,mio figlio,vedeva le "farfalle"..distratto,disorganizzato,immaturo..da ieri le "farfalle" hanno finalmente un nome,una si chiama DISLESSIA e l'altra si chiama DISCALCULIA"..Mio frequenta la 2 media,con un rendimento che non ha mai rispecchiato il suo carattere brillante,vivace e nonostante tutte le delusioni dei brutti voti,l'emarginazione dei compagni,perchè purtroppo quando non hai bei voti in automatico vieni ghettizzato,lui,il mio "eroe" è andato avanti ,da solo,contro qualcosa che non capiva.Mentre scrivo,piango,il dolore ,la rabbia ,i ricordi e la paura di non averlo saputo proteggere è tanta.Lui oggi ha detto che la sua vita comincia da qui e lo dice con il viso iluminato dalla speranza che da ora in poi le cose andranno meglio e sono sicura che lo farà.Sono orgogliosa di lui,fiera di avere un figlio come lui!!
RispondiEliminaLeggo allibita e dispiaciuta e mi rendo conto di quanta strada dobbiamo ancora fare mentre le risorse sono sempre di meno...auguri alla tua ragazza!
RispondiEliminami dispiace per questa cosa, che mi lascia sconcertata...
RispondiEliminarecentemente mia nipote mi ha fatto conoscere una sua amichetta, che è dislessica, e così ho scoperto che i dislessici per legge devono seguire anche un programma di apprendimento speciale, le mamme devono essere avvisate preventivamente quando li interrogano e così via... la maggioranza degli insegnanti non lo so (o finge di non sapere) e so che la mamma di questa ragazzina si è battuta in questi anni di elementari affinchè fossero rispettati tutti i diritti di sua figlia, ma con gran fatica!
cosa vuoi che ti dica cara, ormai bisogna avere 100 occhi e pensarle tutte da soli, perchè l'aiuto che dovrebbe arrivare non arriva... ufff... che tristezza...
Ciao! Volevo ringraziarti tanto perchè dopo aver letto questo post sul tuo blog mi sono fatta venire qualche dubbio in più, mi sono documentata e il mio Matteo prossimamente farà i test per la dislessia. Mi sono arrabbiata tanto perchè ora fa la seconda elementare e mi ha confidato che la maestra gli toglie un punto sul voto di lettura ogni volta che confonde la a e la e (elemento che poi ho letto essere tra quelli caratterizzanti della dislessia)....possibile che le insegnanti vivano di certezze...Grazie ancora
RispondiEliminaManu
Moglie di dislessico diagnosticato tardi e madre di dislessica (almeno una figlia su tre), ti capisco. Ma non tutta la colpa è del "sistema scolastico", la responsabilità è soprattutto di chi i bimbi ce li ha davanti tutti i giorni e può confrontarli tra di loro. Troppo severa? No! Mio marito ha partecipato ai convegni sulla dislessia, obbligatori per gli insegnanti. Il loro comportamento? Disastroso! Prendevano l'attestato e scappavano via, si sentivano frasi "noi non possiamo, abbiamo tanto lavoro", "non è di nostra competenza" ecc. Mentre basterebbe consigliare di fare dei test e niente di più.
RispondiEliminaBuona fortuna a tua figlia, i dislessici sono delle menti molto creative e capaci di innovare lì dove noi "lineari" sbattiamo contro i muri!
Cara Jas, non ho il tuo indirizzo per risponderti ma volevo lasciarti due parole di ringraziamento, nel caso tu ripassassi di qui. Posso solo dire che sono d'accordo su tutto, e sai qual'è la prima cosa che ha detto la neuropsicologa appena dopo la diagnosi: che la dislessia è quasi sempre ereditaria. Questo mi spiegherebbe tante che in mio marito ho sempre definito 'stranezze', ma lui si rifiuta di approfondire.
EliminaGrazie!
Dani
é vero, Dani, spesso già i genitori portano avanti il seme della dislessia. Purtroppo trovo il sistema scolastico molto arretrato nella comprensione di questi bambini, trattati come anomalia, ma in realtà perfettamente "funzionanti" e complementari in un contesto che non sia prettamente quello scolastico. Dovremmo un po' renderci conto che la scuola come la intendiamo noi esiste da pochissimo, qualche secolo appena. Prima di ciò il dislessico di fatto non esisteva, forse era solo una persona un po' distratta che contribuiva al mondo con idee nuove e miglioramenti tecnici nella vita quotidiana. Insomma, mi rendo conto che l'apprendimento e la vita sociale dei nostri bimbi passi in prevalenza attraverso il sistema scolastico, ma noi genitori possiamo anche permetterci di guardare oltre, mostrare loro i punti di forza che sicuramente possiedono, indicare le connessioni mentali che spesso sfuggono in questo nostro mondo preconfezionato. Io personalmente le mie figlie cerco di educarle all'arte, aprire nuovi orizzonti, mostrare il mondo in modo più ampio possibile, affrontando i problemini tecnici man mano che affiorano durante il lavoro scolastico.
EliminaInsomma, prendiamo queste menti così originali come un punto di partenza, non come un ostacolo.
Baci!
Jasna
(stavolta provo con l'account di google, ma tuttavia spero che questo nostro breve dialogo possa essere d'aiuto anche agli altri genitori che si trovano ad affrontare questa diagnosi così misteriosa)
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