Abat Jour

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Appena lo vidi seppi che mi era destinato. Senza un istante di perplessità lo condussi a casa con me, ma con altrettanta certezza sapevo anche che la sua non era una vita da portacandele, che lo volevo ben più vicino.

Ma l'angioletto ha dovuto dimostrare una più che angelica sopportazione: parcheggiato per un anno in salotto in attesa che trovassi il giusto stelo cavo, lungo e rugginoso (nell'antro del babbino, ovvio!),

un paio di mesi in laboratorio in attesa che escogitassi come fissarlo, elettrificarlo etc,

le ultime due settimane solo perchè il portalampada che avevo montato non era della giusta dimensione per il paralume,

ma poi finalmente gli astri si sono allineati e l'angelo adesso veglia su sonni e letture, dal mio comodino.

Viene a sostituire questo, 

molto amato, anche lui realizzato da me oltre 20 anni fà su una base che era un inno al mio amore per la lettura: centinaia, i libri che ho letto alla sua luce...

Comprai questa pila di libri scolpiti nel legno durante un viaggio in Thailandia, e me la portai nello zaino  fino a casa. Mi è impossibile liberarmene, difficile anche solo allontanarmene, gli troverò un altro posto sempre molto vicino a me.

Questa è la prima voce che ho spuntato della mia To Do List; alla prossima!



P.S. ancora una settimana per partecipare alla seconda tappa dello Spring to Summer Candy ...

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